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Cronaca dal Nord Ovest | 21 luglio 2020, 11:24

Operaio riacquista la funzionalità della mano sinistra con una protesi bionica

Fabio Meneghel a luglio dello scorso anno perse due dita lavorando ad una pressa.

arto bionico

La storia di Fabio Meneghel è di quelle fortunatamente a lieto fine, grazie alla medicina e alla tecnologia. Lui, operaio di 41 anni, di Soglio, mentre lavorava nella ditta metalmeccanica, dove fa il montatore di stampi e si occupa delle lavorazioni sulle presse, a luglio dello scorso anno ha perso il pollice e l’indice della mano sinistra per un incidente con la pressa. 

“Sicuramente è stato uno dei momenti più difficili della mia vita - racconta -.I primi sei mesi sono stati molto complicati, soprattutto per via del dolore”.Dopo l’incidente, l’equipe di Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia dell’Ospedale Maria Vittoria, guidata dal dott. Giorgio Merlino, ha operato d’urgenza Fabio, eseguendo una ricostruzione cutanea sulla mano sinistra dell’operaio astigiano.Fabio quest'anno è stato inviato dai chirurghi del Maria Vittoria all’Officina Ortopedica Maria Adelaide – una delle poche realtà accreditate in Italia per l’applicazione degli arti bionici – e decide che è arrivato il momento di un altro cambiamento nella sua vita: una protesi di ultima generazione in grado di agevolare la sua quotidianità.

Si tratta di una protesi parziale multiarticolata, la I-Digits. La protesi, che risponde agli impulsi cerebrali attraverso un elettrodo alimentato a batterie, è in fibra di carbonio e titanio, pesa meno di un chilo e può fare 12 movimenti diversi.È stata eseguita una ricostruzione del pollice e dell’indice multi-articolati, a controllo mio-elettrico, tramite la contrazione del muscolo ipotenare, che i chirurghi del Maria Vittoria sono riusciti a salvare. L’invasatura realizzata dall’Officina Ortopedica è in silicone e fibre di carbonio. La presa si adatta alla forma dell’oggetto e un dispositivo di stretta automatica impedisce agli oggetti di cadere, oltre a poter utilizzare schermi touch con l’indice della protesi. 

L'intervento è stato pagato interamente dall'Inail per un costo totale di circa 30.000 euro e Fabio dovrà seguire un periodo di addestramento per utilizzare l'arto al meglio. “So che riavere le mie dita non è possibile, ma con la protesi bionica che mi è stata applicata è come se le avessi di nuovo. È una sensazione incredibile”.Fabio seguirà un percorso riabilitativo presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi di Torino, specializzata per i pazienti che utilizzano protesi di alta tecnologia.

Dalla corrispondente di Torino - g. c.

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