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COSTUME E SOCIETÀ | 24 maggio 2020, 17:51

Andorno, la didattica reagisce alla grande contro il coronavirus

scuola andorno

Il Covid-19 è entrato, a gamba tesa, oltre che nella quotidianità anche nella didattica delle scuole. Ogni istituto ha dovuto rivoluzionare modalità e contenuti della programmazione, dei rapporti interpersonali e delle pratiche burocratiche.   Si è passati dall'avere confidenza con il registro elettronico al diventare professionisti della tastiera e delle videoconferenze (o quasi).  

Nell'Istituto Comprensivo di Andorno Micca l'animatrice digitale Barbara Cancian, fin dai primi giorni, non ha certo lesinato tempo ed energie per formare le classi virtuali, vigilare sul corretto funzionamento, risolvere i problemi di colleghi, allievi e genitori, consigliando puntualmente nativi e tardivi digitali.  

“La maestra Boffa Ballaran ha tenuto dei webinar ai colleghi dove ha consigliato utili app per l'e-learning, fornendo risorse e percorsi per l'apprendimento creativo da applicare alle varie discipline come creare giochi o quiz, usare rubriche per la valutazione, creare e-book – spiega la direzione - Con i suoi allievi della primaria di Andorno ha infatti creato ad inizio lockdown (usando i limitati mezzi disponibili) un ebook collaborativo dal titolo: "All'improvviso tutti prigionieri della guerra invisibile" dove i bambini hanno raccontato come il virus si sia insinuato nelle loro giornate. Hanno poi collaborato con la seconda media di Andorno e i partner eTwinning greci, portoghesi e italiani per augurare: "Everything will be fine" con immagini che hanno varcato confini e barriere nazionali. Hanno concorso a questa sorta di gara virtuale anche gli allievi di prima media di Tollegno con messaggi positivi disegnati e accompagnati da musica; con i colleghi di seconda poi si sono cimentati in un curioso TG, dove si sono improvvisati inviati speciali dai vari comuni di provenienza dando prova di competenze digitali, intraprendenza e anche un pizzico di umorismo”.  

“Si sono collegati dalle loro cucine come chef stellati, intervistato i loro congiunti in qualità di esperti di finanza o economia, si sono spinti persino a vestire i panni di virologi e politici, senza tralasciare le previsioni meteo e gli spazi pubblicitari, a testimonianza di quanto i notiziari in questo periodo abbiano segnato le nostre giornate, ma anche quanto la didattica sappia sfruttare occasioni e creare opportunità costruttive – prosegue -  Gli allievi della prima media di Pralungo hanno risposto intrecciando lo studio della peste nera del Trecento con quello di virus e Covid scoprendo molteplici analogie tra le due epidemie, hanno proseguito poi con un lavoro sulle loro paure ma anche sugli elementi positivi emersi durante la quarantena arrivando a coinvolgere la loro dirigente Martinelli, in qualità di "esperta" grazie ai suoi passati studi e interessi riguardanti igiene ed epidemiologia. Per un giorno è infatti tornata a ricoprire il ruolo di insegnante rispondendo in un "question time" alle loro curiosità. Infine i ragazzi si stanno dedicando ad un impegnativo compito di realtà sulle ipotesi di ripresa del prossimo anno scolastico, riferite alla loro specifica realtà: si va dalla proposta di un banco "personale" di cui prendersi cura distanziandolo, igienizzandolo e magari anche usandolo per pranzare, all'utilizzo di spazi esterni o extrascolastici per alcune attività fino al mantenimento di alcune pratiche digitali anche ad emergenza ultimata. Almeno nella didattica possiamo parlare, riguardo al virus, di una favorevole contaminazione”.            

Redazione g. c.

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