SPORT - 06 maggio 2020, 07:00

Fase 2, finisce il lockdown per runner e ciclisti: “Senso di libertà. Ma usiamo la testa”

I biellesi tornano ad allenarsi in solitaria, rispettando le distanze ed evitando assembramenti. Ecco l’opinione di Mario De Nile e Gianni Zola.

de nile zola

A quasi due mesi dall’inizio del lockdown, tornano le attività sportive e motorie all’aria aperta. Con l’inizio della fase 2, il popolo biellese dei runner e dei ciclisti riscopre il dolce sapore della libertà e torna ad allenarsi in solitaria, all’insegna del pieno rispetto delle regole. Chi ha rispolverato gli scarpini da corsa e la tuta, dopo mesi di forzato confinamento, è stato Mario De Nile, noto podista biellese (e vicesindaco di Gaglianico): “Sono tornato a correre in strada in compagnia di mia figlia mantenendo le distanze di sicurezza: il morale era alle stelle e l’entusiasmo palpabile. Ma rimane la consapevolezza che simili momenti possano essere temporanei. Oggi questa opportunità è possibile: speriamo che si possa consolidare nel tempo”.

La sensazione di allacciarsi le scarpe e cronometrare i primi tempi è stata impagabile. “Ho provato un senso di libertà – confida De Nile – Sono tornato a fare ciò che più mi piace. Allo stesso tempo, ho avvertito un senso di disagio rispetto alla preparazione atletica che avevo prima di questo lungo stop. Si riparte in maniera diversa usando sempre il buon senso, specialmente in questa fase”. Ad oggi, infatti, le normative sono chiare: occorre osservare le distanze interpersonali, evitare gli assembramenti e svolgere l’attività sportiva da soli, a meno che non si tratti di persone conviventi. “Dobbiamo ricordarci che non possiamo fare ciò che vogliamo – sottolinea De Nile – Viviamo il momento nel giusto modo, torniamo a correre come sapevamo ma con prudenza. Oltre al cuore e alle gambe, non dimentichiamo la testa”.

Anche il ciclismo, dopo settimane di inattività, riscopre il brivido della libertà nel segno della responsabilità. “È bellissimo sentire il profumo dell’aria aperta – spiega al telefono l’ex stella del ciclismo Gianni Zola, costretto a casa da settimane per una frattura – In questi giorni, ho visto un sacco di gente in sella alle loro bici a debita distanza. Il popolo aveva voglia di evadere dalle proprie abitazioni e tornare a percorrere la strada in bicicletta. Sembrava, quasi, di aver espiato una piccola condanna. Il consiglio che mi sento di dare è di non farsi prendere troppo dall’euforia del momento: può essere una cattiva consigliera, specialmente dopo lunghi periodi di inattività”.

Infine, sullo stato attuale della situazione, il guru del ciclismo laniero confessa: “Viviamo nel paradosso. Non possiamo aprire talune attività commerciali ma ci si può muovere più di prima. È come aprire la stagione della caccia tenendo chiusi gli armaioli”.  

g. c.

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