CRONACA - 16 marzo 2020, 15:26

Scandalo crematorio di Biella, la Giunta Corradino risolve il contratto con Socrebi

Parte ora la battaglia legale da una parte e la rincorsa per l'apertura del forno, prevista entro 12 mesi.

"Abbiamo approvato la risoluzione del contratto per gravi e specifici inadempimenti della società. Come Giunta ci assumiamo questa responsabilità presa in maniera unanime". Queste le parole del sindaco Claudio Corradino nella conferenza stampa di Palazzo Oropa tenuta nel primo pomeriggio di oggi lunedì 16 marzo, insieme agli assessori Tosi e Zappalà. 

"Abbiamo preso per mano la questione del forno che necessitava un trattamento molto delicato - precisa il primo cittadino-. Ci siamo documentati insieme agli assessori competenti e alla parte legale affidata all'avvocato Giorgio Lezzo dello studio Osborne Clarke di Milano. Alla fine il discorso che inizia oggi porta alla risoluzione definitiva del contratto con la Socrebi. Un atto dovuto nei confronti dei cittadini. Ad ogni azione segue una conseguenza ma siamo convinti che questa adottata è la soluzione migliore. Il nostro interesse è sempre stato quello di mettere davanti a tutto i cittadini. Nel medio tempo ci riapproprieremo del forno. Sarà un procedimento lungo con un contenzioso in tribunale dove si aprirà una partita legale".

Entro 20 giorni da oggi il comune si recherà al forno per riappropriarsi delle chiavi e procedere, in seguito, ad una gara per una nuova concessione. L’aspetto futuro prevede una situazione tecnica e giuridica di contenzioso ma permette di far tornare a funzionare il forno crematorio. Tempi previsti: entro un anno, si spera meno, il tempio riaccenderà la fiamma e sarà nuovamente a disposizione dei cittadini biellesi e non. Parallelamente si battaglierà nelle aule del tribunale. Per il resto verrà fatta una serie di valutazioni dai periti per giungere ad una trattativa. La legge dice che chi ha costruito il forno deve essere indennizzato ma da quel 1,6 milioni verranno detratti tanti fattori che verranno giudicati da perizie asseverate. 

Due i rinviati a giudizio? "I legali hanno escluso la possibilità di eventuali risarcimenti da parte del comune ma i due dipendenti, per ora, sono rinviati a giudizio quindi bisogna accertare la loro responsabilità e soprattutto in che misura" precisano Corradino, Tosi e Zappalà. "Di certo, come prevede la legge -precisa Zappalà- Anac (autorità nazionale anticorruzione) verrà messa al corrente della situazione del forno crematorio di Biella: la Socrebi potrebbe non poter partecipare più a futuro appalti". In conclusione la speranza del sindaco Corradino: "Se siamo bravi e con un pizzico di fortuna entro aprile 2021 il forno potrebbe tornare in funzione". 

f.f.