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ATTUALITÀ | 10 novembre 2019, 16:07

30 anni senza muro di Berlino, ma quanti altri muri

muro berlino

Costruito il 13 agosto del 1961 e caduto il 9 novembre del 1989, il Muro di Berlino costituisce uno dei simboli dell’eccesso ideologico del 900. E’ stato istituito per fermare l’esodo della popolazione dalla Repubblica Democratica tedesca verso la Repubblica Federale di Germania, la zona più ricca del territorio e posta sotto il controllo di Francia, Regno Unito e Usa.

Il suo nome ufficiale era “barriera di protezione antifascista” e aveva l’intento di difendere i tedeschi orientali dall’occidente. Lungo quasi 155 chilometri e alto circa 4 metri, il Muro all’inizio era composto da rotoli di filo spinato sostituiti successivamente da lastre verticali di cemento rinforzati da placche di metallo. 28 anni dalla sua costruzione, a seguito di pressioni politiche sul governo della Germania Est affinché concedesse maggiore libertà di spostamento ai suoi cittadini, il 9 novembre dell’89 un portavoce dichiarò che i tedeschi dell’Est sarebbero stati liberi di recarsi in Germania Ovest. Appena la notizia fu nota, migliaia di persone iniziarono a radunarsi ai posti di blocco di entrambe le parti.

Sopraffatte dal numero di cittadini accorsi, le guardie smisero di controllare i passaporti e i tedeschi passarono liberamente da un paese all’altro. L’11 e il 12 novembre le prime porzioni di muri iniziarono a cadere, ma solo il 22 dicembre la barriera fu effettivamente abbattuta. Del muro oggi a Berlino sono rimasti alcuni pezzi inseriti su nuove fondamenta. Si tratta di dell’erinnerungskultur, la cultura della memoria che i tedeschi hanno voluto fortemente mantenere.

Ma quanti muri sono stati cotruiti e quanti muri si stanno costruendo: emarginazione, antisemitismo, razzismo, rigurgiti fasciti, povertà, disgregazione sociale. Sono questi i muri da abbattere oggi.

Dal nostro corrispondente di Aosta - g. c.

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