"E' una composizione che aiuta a lenire e a dar voce al dolore dei famigliari della strage ferroviaria di Viareggio e dei famigliari dei defunti coinvolti nello scandalo del forno crematorio a Biella. Questo testo nasce da un’esigenza che partendo da profondi ricordi personali tocca queste vicende - racconta Luca Stecchi autore dell'opera - e dopo una profonda riflessione, ho preso carta e penna e messo per iscritto le mie emozioni e il ricordo delle sofferenze di mio padre, coinvolto parecchi anni fa da un forte scoppio mentre era dipendente delle ferrovie dello Stato a Torino presso le officine ferroviarie portando traumi e a vari interventi sul suo corpo".
"Purtroppo la mia famiglia, ha assistito con dolore al precedente scandalo sui cadaveri che diversi anni or sono ha segnato l'opinione pubblica Biellese - prosegue Luca Stecchi - la vicenda che ha visto coinvolti i necrofori dell'ospedale di Biella. Un membro della mia famiglia proprio in quei giorni è venuto a mancare e immedesimandomi anche nei recenti fatti del forno crematorio di Biella, mi sento vicino alle famiglie coinvolte in queste due tragedie. L'opera ha un testo dal nome toccante, “Un battito di infinito amore”: un dialogo verso il Cielo e la richiesta di una consapevolezza nuova.
Il mio scopo è di accompagnare il pensiero delle persone in un viaggio all'insegna del ricordo; non è un testo politico né si vuole interferire con il lavoro della magistratura e delle indagini del caso. Molti sono i passaggi più' significativi: dalle prime parole in Ebraico per sottolineare nella lingua di un popolo che ha molto sofferto l'universalità della sofferenza umana. Il brano è' stato registrato nei giorni scorsi a Santhià presso lo studio Sound Sistemi Recording del musicista Paolo Guercio che si è occupato oltre che della registrazione anche del premix. La voce scelta ancora una volta così come per la preghiera di Bruno è quella della cantante Barbara Capizzi, mentre Valentina Capizzi ha prestato il suo meraviglioso timbro vocale per il ritornello con armonie in Ebraico. Dario Retegno ha ricamato note dal sapore mistico con il suo violino e Alessandro Barbi ha saputo impreziosire il testo con musica di pianoforte. Un gruppo di artisti che ha permesso a quest 'opera di diventare stupenda. L'opera è stata fatta visionare dalla psicologa dott.ssa Luisa Fiorino collaboratrice del Fondo Edo Tempia, per la lotta ai tumori. Un passaggio necessario, per evitare qualsivoglia ulteriore aggravio emotivo".
“Mi sento toccato da questo da queste due tragedie, entrambi legate da una atroce sofferenza; ho avuto l’onore di parlare con alcuni dei parenti dei defunti sottoposti a cremazione e tutti mi hanno chiesto di portare in parole parte del loro dolore. Ricordo con particolare attenzione e grande tristezza una signora che con le lacrime agli occhi mi ha raccontato di avere già disperso le ceneri della sua mamma e quindi di non poter neppure fare gli accertamenti del caso. Ero bambino quando mio papà, fu coinvolto nelle officine ferroviarie di Torino in uno scoppio che lo portò ad essere in seguito operato e ad avere grandi problemi. Ritengo sia importante specialmente in questa epoca digitale lasciare scritto un ricordo dei propri cari”.