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Cronaca dal Nord Ovest | 26 maggio 2019, 10:07

Legato a un albero e abbandonato nel bosco - Cronaca dal Nord Ovest

Tanta indignazione per la vicenda di un bel cane, salvato per fortuna da due fratelli. Cresce la richiesta di avere amici a quattro zampe ma aumentano i casi di maltrattamento e violenza

cane legato catena

L'avevano legato a una pianta. Al collare una pesante catena, lunga una decina di metri, e poi lo avevamo abbandonato in un bosco lungo la statale 31, nella zona di Trino.

A salvare la vita a un bel cane di taglia media sono stati due fratelli trinesi, avvertiti da una persona che, casualmente, ha notato il povero animale. I due soccorritori lo hanno liberato e rifocillato, prima di affidarlo ai carabinieri che lo hanno preso in custodia per gli accertamenti e per trasportarlo in una struttura dove la povera bestia avrà qualcuno che si occuperà di lui con le attenzioni che merita.

Per cercare di nutrirsi, raggiungendo alcuni sacchi di rifiuti che i soliti maleducati lanciano nei fossi a bordo strada, il cane è rimasto impigliato tra i rovi, e, nel tentativo di liberarsi della catena, si è lacerato la pelle sotto il collo. A parte questo le sue condizioni fisiche sembrano essere buone.

Al momento non è noto se il cane abbia il chip identificativo previsto dalla legge (cosa che consentirebbe di risalire al proprietario). Solo dopo gli accertamenti di legge e le cure veterinarie sarà dunque possibile capire qualcosa di più sulla sua storia. Resta l'indignazione, condivisa da tante persone che hanno letto la storia pubblicata sui social, per un atto criminale (abbandonare gli animali, così come maltrattarli, è un reato penale) e crudele.

Dal nostro corrispondente di Vercelli

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