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COSTUME E SOCIETÀ | 21 febbraio 2019, 17:54

"I contenuti di "Perchè non sono più lesbica" vanno contro i principi educativi"

Sono le precisazioni del presidente di Città Studi Pier Ettore Pellerey sulla revoca dell'affitto dell'auditorium. Il dibattito si sarebbe dovuto tenere il 2 marzo.

"I contenuti di "Perchè non sono più lesbica" vanno contro i principi educativi"

Il manifesto in giro per la città ha scatenato il dibattito sui social. E non solo. Stiamo parlando del "perchè non sono più lesbica", con tanto di attestazione "Avviso Sacro", un dibattito che era in calendario il 2 marzo all'auditorium di Città Studi Biella. La relatrice, la giornalista 49enne Nausica Della Valle, omosessuale per 45 anni ma ora non più, era stata invitata dal gruppo "Cristiani uniti per servire Biella". Curiosità, approvazione, riluttanza. La richiesta di affitto della sala di Città Studi era stata concessa anche a fronte di una di presentazione e dibattito. Sono bastate poche ore per un dietrofront di Città Studi. "Appena saputo dei contenuti dell’incontro abbiamo revocato subito l’affitto delle nostre sale - precisa il presidente Pier Ettore Pellerey- perché non deve più succedere che a Città Studi Biella abbiano luogo incontri il cui contenuto sia in netto contrasto con i principi educativi che tentiamo di diffondere e sostenere come la tolleranza ed accettazione dell’altro". E ancora: "L’omosessualità non è una malattia da cui guarire. Riteniamo che simili idee contribuiscano allo stigma e al pregiudizio nei confronti delle persone LGBT+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) e che, oltretutto, si posizionino in contrasto con tutta la letteratura scientifica. Dall’omosessualità non si può guarire perché non è una malattia. È una variante naturale del comportamento umano".

f.f.

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