ATTUALITÀ - 21 giugno 2018, 14:38

Diego Fusaro a Biella, presenta “Storia e coscienza del Precariato”

Domani, venerdì 22 giugno, alle 21, presso la Sala convegni Biverbanca di via Carso 15, il noto filosofo ed intellettuale indipendente  Diego Fusaro  guiderà i presenti in un’approfondita immersione speleologica del fenomeno sociale, nuovo e lacerante, del precariato. Ospite dell'Associazione Culturale “432HZ”, Diego Fusaro presenterà il suo ultimo libro "Storia e coscienza del precariato" edito da Bompiani. 

Passando arditamente attraverso Hegel, Marx e Guénon, l'autore ricorda che il termine precario, rimanda al latino prex, precis, la “preghiera”. Nel senso di ciò che si ottiene tramite la preghiera e si esercita solo in quanto concesso dalla benevolenza altrui. Da cui la figura del precario, soggetto sociale instabile e sottoposto a revoche improvvise. L’assenza a priori di un posto di lavoro a tempo indeterminato, infatti, non crea solo dinamiche economiche funzionali a precisi progetti di accumulo, ma produce anche comportamenti sociali che caratterizzano la sindrome del precariato. La precarietà impedisce agli individui di stabilizzarsi sentimentalmente, lavorativamente e politicamente e di conseguenza, nega loro il diritto di maturare e di diventare adulti.

Li costringe a essere eternamente giovani ed eternamente precari, in attesa di una stabilizzazione rinviata sine die. I giovani in preda al capitalismo fessibile attendono per tutta la vita una maturità e una stabilizzazione che non giungeranno mai. La precarizzazione del mondo della vita e l’infantilizzazione della società appaiono, dunque, come reciprocamente innervate. Il libro è un denso excursus di rifessioni relative alle dinamiche socio-economiche che hanno portato alla situazione attuale in cui gli "oratores del turbocapitalismo imperante" mantengono, rinnovano e tramandano il monologo elogiativo dell’ordine dominante persuadendo i ceti sconfitti dalle politiche liberiste, dell’intrinseca bontà dell’universalismo del mercato e dell’insindacabile verità del teorema tra libertà e mondializzazione.  Fusaro ci mette anche in guardia dalla presunta opposizione al sistema portata avanti dagli anarchici new global.

“La cosiddetta “controcultura” hippy - spiega Fusaro - è avversa alla sovranità dello Stato nazionale non meno di quanto lo siano le oligarchie fnanziarie di cui Soros e Rockefeller sono espressione: auspicando una mondializzazione anti-autoritaria dei consumi, legittima da sinistra ciò che l’oligarchia competitivista santifca da destra”. In sostanza, la Destra del Danaro e la Sinistra del Costume hanno nell’orizzonte post-1989, un nemico in comune, individuato nello Stato nazionale cui contrappongono l’open space della liberalizzazione integrale senza confini e tutele di ordine politico. Per la sinistra del mondialismo anarco-consumista, lo Stato nazionale di diritto è intrinsecamente fascista e, dunque, degno di essere abbattuto. In altre parole, ciò che la sinistra elogia e persegue come anarchia libertaria dei costumi coincide con ciò che la destra concretamente attua come deregulation liberista dei consumi e della produzione.   E così, dopo avere scontentato Destra del Danaro e Sinistra del Costume, non senza qualche rischio personale, Fusaro depone, momentaneamente, la penna. Lasciandoci in eredità un ricco arsenale di spunti su cui rifettere e magari meditare. Al termine Fusaro risponderà alle domande del pubblico.

“L'associazione Culturale 432 Hz è lieta di ospitare Diego Fusaro a Biella; un flosofo profondo e al contempo concretissimo, unico nelle sue rifessioni in tutto il panorama flosofco italiano. Rappresenta quella generazione di ragazzi che ancora resiste e tanto mi piace. Colto, intelligente, ama il dialogo e non la rissa, ma all'occorrenza sa far ben valere le proprie idee, spesso scomode, meditate e mai scontate. Una serata imperdibile nella quale Diego ci aiuterà a comprendere il complesso e doloroso mondo del precariato” conclude infine la Presidente dell'Associazione Chiara Caucino.

c. s. g. c.