Perse la vita ucciso dalla caduta di un albero sulla provinciale alle porte di Vintebbio. Ora il processo per la tragedia che causò la morte di un 45enne residente a Borgosesia, Filippo Vicari, è alle battute finali. Sul banco degli imputanti ci sono cinque persone che, a vario titolo, sono accusate di omicidio colposo per lo schiando di quel frassino alto quasi 30 metri.
Si tratta di Renata Riotti, proprietaria del terreno dove era piantato l'albero; Diego Ballarin, sindaco di Serravalle; Enrica Pera Mut, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Serravalle; Natalino Gilardi e Davide Belluati, cantonieri della Provincia di Vercelli.
Nei loro confronti, al termine della requisitoria il pubblico ministero Francesco Alvino ha chiesto cinque condanne a sei mesi. Ad aprile il processo riprenderà con le arringhe dei difensori, gli avvocati Roberto Scheda (per Belluati), Anna Binelli (Gilardi), Walter Zanetta (Ballarin e Pera Mut) e Francesco Sicher (difesa Riotti).
L'incidente in cui morì l'uomo avvenne in una burrascosa mattinata del maggio 2015: Vicari si stava recando a lavorare alla Gessi di Serravalle quando lo schianto dell'albero lo uccise sul colpo.