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CRONACA | 23 luglio 2017, 16:01

La lite, il rimprovero, l'omicidio. Il racconto di Dimitri Fricano: "Ho ucciso Erika"

La lite, il rimprovero, l'omicidio. Il racconto di Dimitri Fricano: "Ho ucciso Erika"

Era l'11 giugno scorso quando il corpo senza vita di Erika Preti, 28enne di Pralungo, venne trovato in una villetta alle porte di San Teodoro in Sardegna. A lanciare l'allarme il fidanzato, Dimitri Fricano, che con lei si trovava sull'isola, entrambi ospiti di una coppia di amici. La ragazza era stata uccisa con due coltellate alla gola: per 41 giorni Fricano, che rimase ferito alla testa e ricoverato in ospedale per due settimane, ha continuato a ripetere agli inquirenti che si era trattato di una rapina finita male, di un gesto violento causato da un estraneo entrato nell'abitazione per compiere un furto. Una decina di giorni fa i legali di Fricano e i loro consulenti, autorizzati dalla Procura di Nuoro che coordina le indagini, erano entrati nella villetta per un sopralluogo. Con loro l'ex generale Luciano Garofalo, già comandante dei Ris, il medico legale Maurizio Saliva, l'esperto informatico Michele Vitiello e i carabinieri nel tentativo di ricapitolare i fatti e trovare la verità di quanto successo.

La versione della rapina è stata ribadita anche ai suoi avvocati difensori, Alessandra Guarini e Roberto Onida che, in questo mese, hanno difeso il ragazzo fino a quando non si è arrivati al pentimento. Ieri sera, 22 luglio, Fricano ha confessato: ha ucciso Erika al culmine di una violenta lite, cominciata, a suo dire, per le briciole che lui aveva lasciato sul tavolo. Erika, secondo la versione del 30enne di Biella, l'avrebbe rimproverato e insultato colpendolo alla testa con un fermacarte di pietra.

Pare che l'atteggiamento del ragazzo fosse cambiato negli ultimi tempi con il rimorso e il pentimento a prevalere con il passare dei giorni. I genitori, i legali e alcuni specialisti avrebbero accompagnato Dimitri Fricano, ora controllato a vista dalla Polizia penitenziaria, alla confessione. 

Il procuratore della Repubblica di Nuoro Andrea Garau, che coordina le indagini, avrà il verbale della confessione di Fricano, trasferito nel carcere di Biella dove attende la convalida del suo arresto. 

"In accordo con i genitori di Dimitri - è il commento dell'avvocato Guarini all'Ansa - il nostro obiettivo è sempre stato quello di arrivare alla verità, qualunque potesse essere. Questo anche nel rispetto di Erika e della sua famiglia, che non dovrà attendere per avere giustizia".

l.l.

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