COSTUME E SOCIETÀ - 14 agosto 2016, 14:00

Rifugio Coda, tra Biellese e Valle d'Aosta "ai confini del mondo" FOTOGALLERY E VIDEO

Esistono luoghi che paiono solitari e dimenticati, raggiungibili soltanto da sentieri impervi e rocciosi che culminano, dopo quasi tre ore di camminata, ai "confini del mondo". Arrivare al Rifugio Coda non è semplice ma giunti al traguardo dei 2280 metri è possibile affermare che ne è valsa la pena. Solo la nebbia rende ancora tutto più misterioso e affascinante. Ma nelle giornate limpide e soleggiate lo spettacolo delle Alpi tra Biellese e Valle d'Aosta è di fronte agli arrampicatori, agli appassionati e ai turisti. 

Il Coda è molto conosciuto tra i biellesi ma non solo, considerato come punto d'appoggio e di passaggio durante la cavalcata del Tor des Geants, massacrante corsa in montagna che si tiene ogni anno nel mese di settembre. Il rifugio, inoltre, è la base di partenza per la salita alpinistica al Mont Mars lungo la "Cresta dei Carisey". 

La custodia del rifugio è affidata alla famiglia Chiappo di Occhieppo Superiore che da circa 30 anni ne ha cura come fosse un gioiello di famiglia. Il Coda è stato costruito nel 1946, sullo spartiacque tra la valle del torrente Elvo (Biellese) e la valle del torrente Lys - Gressoney (Aosta), per agevolare la traversata dal Biellese alla Valle d’Aosta.Un’idea dell’Ingegner Agostino Coda, che lo dedicò al figlio Delfo.

L’accesso al rifugio è possibile sia dalle località Lillianes e Fontainemore (dalla Valle d’Aosta) che dal Santuario di Oropa e Sordevolo (sul lato Biellese). Newsbiella lo ha visitato per voi.

 

l.l.