Riceviamo e pubblichiamo:
“La Baraggia candelese - e biellese in senso lato -, è un ambiente unico, una ricchezza per il nostro territorio, un paesaggio bello da mozzare il fiato, un parco di cui dobbiamo essere fieri. Purtroppo però, c’è un neo grande, una contraddizione penso unica: la nostra splendida baraggia è anche un’area militare per esercitazioni di vario genere. I cartelli posizionati anche recentemente dai militari ce lo ricordano costantemente.
Da tempo se ne parla, ma nulla si muove in merito alla revisione della convenzione con i militari. Il disciplinare in atto scadrà nella primavera 2017. In questo lasso di tempo propongo che le varie amministrazioni si trovino e portino avanti una proposta comune da sottoporre al Presidente del nuovo parco in cui la nostra Baraggia fa parte - Ente di gestione delle Riserve Pedemontane e delle Terre d’acqua / Ente Ticino Lago Maggiore - e da discutere successivamente con il Comitato misto paritetico per le servitù militari. Pur riconoscendo la priorità del compito di difesa e delle esigenze addestrative del poligono militare Candelo-Massazza, si ribadisce la necessità, nel pieno rispetto dei vincoli militari, di rivedere il disciplinare d’uso come spesso esplicitato dalla sottoscritta e da altri sindaci di territori confinanti in precedenti incontri. Ad oggi si può entrare in Baraggia solo il sabato e la domenica nel lato a sinistra della provinciale.
In particolare, si sottolinea l’alta valenza paesaggistica, specie nell’area Nord della regione di Candelo (strada provinciale n. 307 Candelo-Mottalciata), oggetto di pubblicazioni scientifiche di alto livello e meta di numerosi visitatori. Per le sue caratteristiche naturali uniche appare sempre nelle immagini più suggestive permettendo anche a Candelo, in stretto raccordo con gli itinerari che si dipartono dal ricetto, di ottenere l’importante riconoscimento della “bandiera arancione Touring” e di borgo sostenibile del Piemonte. Il 27 marzo 2009 il Consiglio Comunale di Candelo approvò anche il protocollo d’intesa con il Consorzio di bonifica della Baraggia per la presentazione della candidatura UNESCO per la Baraggia Biellese e Vercellese, intesa come progetto integrato eco-compatibile per riunire tutto il territorio fino al monte Rosa. Purtroppo non ci furono risultati positivi a seguito di tale richiesta.
Ma i problemi non sono solo questi. Percorrendo la provinciale Candelo-Mottalciata e/o addentrandosi di pochi metri nel parco si notano, seminascosti dalla vegetazione, cartacce, lattine, bottiglie e altro ancora. E’ un vero e proprio oltraggio alla natura da parte di gente incivile e maleducata.
Il rispetto dell’ambiente è alla base di tutto e chi non lo fa deve essere punito aspramente. Ma con i “tre” , dico si proprio tre, vigili che abbiamo come è possibile controllare anche questo? Allora occorre far leva sul senso civico di ciascuno di noi che deve farsi portavoce presso gli altri.
Dovrebbero vergognarsi ed essere catalogati come “Supersozzoni” quelli che buttano cartacce o bottiglie dalle auto mentre transitano o lasciano in giro ingombranti quando la Seab viene a casa a ritirarli. Basta una telefonata.
E tutto questo accade in un momento in cui il paesaggio e la sua salvaguardia assumono un rilievo sempre più importante (vedi Convenzione europea per il paesaggio). La contraddizione è forte”.
Mariella Biollino