CRONACA - 05 giugno 2015, 08:53

Cacciatore di frodo denunciato in Valle Cervo

I carabinieri l'hanno individuato grazie all'arma, che recava tracce recenti di polvere da sparo. La carcassa di un cinghiale era ancora appesa in garage

La carcassa del cinghiale abbattuto di frodo era ancora appesa in garage mentre la carne, una ventina di chili era già stata messa al sicuro nel congelatore. Prove inequivocabili, che hanno permesso ai carabinieri di Andorno Mica, guidati dal maresciallo capo Antonino Giallombardo e supportati dagli ispettori provinciali, di denunciare un 66enne della Valle Cervo.

Che nei boschi attorno a Case Code stesse per colpire un bracconiere i militari dell’Arma l’avevano intuito dal fatto che questi avesse “pasturato”  in zona, proprio per attirare i cinghiali. A quel punto hanno deciso di organizzare un controllo sui detentori di armi del circondario, notando che una carabina semiautomatica Browning calibro 30.06, regolarmente denunciata, presentava residui di polvere da sparo che testimoniavano come fosse stata usata da poco. A quel punto l‘uomo ha ammesso di aver abbattuto l’animale.

L’arma, una delle tante possedute dal cacciatore, è stata sequestrata.