Accusato dell’indebito utilizzo della carta di credito dell’ex convivente, ottiene il non luogo a procedere. Protagonisti della vicenda, un uomo di 44 anni, I.N., residente nel Basso Biellese, e una donna di 37, L.C., la quale riceve, alla vigilia di Natale del 2013, un messaggio che l’avverte che qualcuno ha usato il suo bancomat e acquistato 250 euro di merce. Preoccupata, si rivolge ai carabinieri e sporge querela.
Le indagini portano a individuare l’autore: il suo convivente, dal quale si sta separando. Lei, ricordandosi di come, per le spese comuni, fossero soliti scambiarsi le carte di credito, vorrebbe fare un passo indietro, ma il reato è procedibile d’ufficio e la macchina giudiziaria si è ormai messa in movimento. Oggi, l’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Alosi, è comparso davanti al gip Claudio Ferrero. Il difensore ha evidenziato la situazione e chiesto di emettersi una sentenza di non luogo a procedere. Richiesta accolta con la formula assolutoria più ampia, in quanto il fatto non sussiste.