CRONACA - 24 ottobre 2014, 11:47

Caso Chiarelli, appello del padre "Chi ha visto qualcosa si faccia avanti"

Intanto proseguono le indagini per ricostruire l'investimento mortale

Federico Chiarelli

Presenta ancora dei lati oscuri, la terribile fine di Federico Chiarelli, travolto quasi due settimane fa a Coggiola dall'auto di un giovane residente in paese, che poi non si è fermato. Lunedì è stato effettuato un accertamento, alla presenza dei periti di parte, sulla Grande Punto di Andrea Alciato, l'investitore, da cui sono emerse tracce di sangue e di tessuti da sotto il veicolo.

Intanto il padre lancia un appello, convinto che qualcuno possa aver, se non assistito, almeno essere passato in zona nei momenti in cui si consumava la tragedia. "Chi ha visto si faccia avanti - dice il padre di Federico -, presentatevi alle autorità, ci sono ancora tanti aspetti da chiarire. Chiedo silenzio e massimo rispetto per le indagini in corso da parte dalle autorità: abbiamo bisogno di dati certi, chiari e concreti, testimoni reali. A nulla servono chiacchiere e presunzioni, se non ad alimentare un dolore che dovrebbe poter restare intimo".

Franco Chiarelli si è affidato alla Giesse Gestione Sinistri (società specializzata nel risarcimento danni), che ha nominato quale legale rappresentante l'avvocato Matteo Bonatti, che avrà il compito di seguirlo nella ricostruzione dei fatti. "C’è massima fiducia nell’operato di chi indaga – sottolinea Chiarelli –. Chiedo a tutti, nel rispetto della mia famiglia, di limitare le chiacchiere che in questi giorni stanno continuando a circolare per il paese, ognuna fatta di verità proprie e non provate. Coloro che davvero possono rendersi utili sono solamente i reali testimoni, diretti o indiretti, di questa immane tragedia. A chi, tra loro, non dovesse ancora essersi fatto avanti, vorrei rivolgermi: presentatevi spontaneamente alle autorità, da me, o da Giesse Gestione Sinistri".

e.g.