Restano disastrose le condizioni degli uffici della Dogana di Biella. Lo segnala Massimo Costantini della Funzione Pubblica Cgil. “Dopo le recenti piogge è crollata una parte della controsoffittature in un locale, con conseguente transennamento, per sicurezza, di una parte della stanza. Questi sono i disagi che da anni i lavoratori, pur segnalandoli costantemente, sono costretti a subire. Lavoratori che quotidianamente operando per contrastare la contraffazione e le frodi fiscali sono costretti a vivere in questa precarietà ambientale. I disagi si riversano anche sull’utenza, che spesso viene ricevuta in locali fatiscenti magari transennati”.
La situazione è infatti rimasta difficile, nonostante i lavori eseguiti appena un paio d’anni fa. “Che hanno riguardato il rifacimento del tetto. Lavori che sicuramente non sono stati fatti a regola d’arte. Trascorso un breve lasso di tempo dal termine della ristrutturazione, sono apparse evidenti macchie da infiltrazione d’acqua sui soffitti delle stanze. All’interno dei locali albergano ormai da tempo lucertole ed insetti vari. Oggi chi passa in via Addis Abeba 57 vede una Dogana con muri scrostati e semi demoliti. Di sicuro questo non è decoroso e confacente ad una amministrazione doganale che vuole essere moderna ed efficiente”.
Questo nonostante i 90mila euro di affitto versati annualmente. “Denaro tolto ai cittadini, che potrebbe essere meglio utilizzato per locali migliori e più decorosi” conclude il sindacalista.