SPORT - 23 maggio 2014, 08:25

Kick Boxing - Alex Caruso, Brahin Mekni e Giulia Longo campioni d'Italia

Medaglie d'argento per Simone Bonollo, Elia Peligra e Michele Del Vecchio

Gli atleti della Fitness Club

Si sono svolti domenica scorsa a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano le finali del Campionato Italiano di kick boxing e K1 WFC a contatto leggero: gli incontri “light” si sono disputati su 7 quadrati di gara con la partecipazione di 400 atleti provenienti da tutta Italia.

Tre titoli italiani assoluti è il bottino prestigioso degli atleti della palestra Fitness Club di Ponderano, che con i loro coach Daniele Fenaroli e Ivan Siviero, sono stati protagonisti di alto livello in categorie di peso molto numerose.Le conferme sono state per Alex Caruso e Brahin Mekni, ragazzi appena maggiorenni si sono imposti con determinazione e alta intensità di combattimento nelle loro rispettive categorie, superando tutte le eliminatorie con verdetti unanime a loro favore. Solo per Brahim nella finale contro il fortissimo atleta Bresciano gli arbitri hanno richiesto la disputa del extra raund, per aggiudicare il verdetto, che fino a quel momento era stato in parità: il biellese ha ulteriormente dimostrato la sua forza costringendo l’avversario sulla difensiva e togliendo ogni ombra sul giudizio finale a suo favore.  

Altra merita vittoria e proclamazione di Campionessa Italiana di kick Boxing per Giulia Longo kg 51, la sua è una categoria di peso in cui la maggior parte delle atlete hanno un alto spirito combattivo, infatti Giulia per due anni era riuscita ad accedere alla finale senza riuscire a superare la propria avversaria. Precisa e meno tesa degli altri anni scorsi ha ottenuto il verdetto positivo a suo favore in tutti i due round.  

Sempre convincenti le prestazioni per Simone Bonollo e Elia Peligra, che hanno sfiorato il titolo, perdendo solo nella finale di misura, con un verdetto di preferenza da parte della giuria a favore del proprio avversario dopo che il loro match era finito in parità, con un pizzico di esperienza in più, avrebbero cambiato il risultato. Per Michele Del Vecchio, atleta dalle notevoli potenzialità fisiche, ha giocato un brutto scherzo la tensione nervosa, conquistando la medaglia d’argento, ma soprattutto il rammarico di non avere potuto esprimere tutto il notevole repertorio tecnico in suo possesso.

(23 maggio 2014)