CRONACA - 04 marzo 2014, 15:44

La droga era per uso personale, niente processo per due cossatesi

Il metadone invece apparteneva a un amico che glielo aveva affidato perché senza fissa dimora

La droga era per uso personale, niente processo per due cossatesi

Una coppia di cossatesi trovati in possesso di droga, del metadone rinvenuto in un'abitazione e di proprietà di una persona senza fissa dimora, e il necessario per realizzare delle dosi di stupefacente. C'è tutto questo nel procedimento che si è celebrato davanti la giudice Claudio Passerini, a Biella.

Tutto ha avuto inizio nell'autunno del 2012, quando Manuela P., 32 anni, e Simone P., 28, entrambi residenti a Cossato, vengono fermati per un controllo dai carabinieri. Lui getta dall'auto un involucro, con dentro qualche grammo di eroina, mentre lei consegna spontaneamente due bustine, con dentro cannabis ed eroina. Parte la perquisizione, e nell'abitazione di Manuela P., vengono ritrovati 23 semi di hashish, 4 flaconi di metadone, che risultano essere stati consegnati a Franco S., un giovane in cura al Sert. A casa di Simone P., invece, i carabinieri rinvengono 4,5 grammi di cocaina e dei ritagli di cellophane, con cui preparava le dosi. Il terzetto viene così rinviato a giudizio, per detenzione e spaccio. Simone P., assistito dall'avvocato Marco Romanello, sceglie la vita del rito abbreviato, che verrà celebrato ad aprile, mentre gli altri due vanno all'udienza preliminare.

I loro difensori, gli avvocati Francesco Alosi e Pierpaolo Finotto, riescono a dimostrare che lo stupefacente di cui era in possesso Manuela P. era per uso personale, mentre il metadone, era a casa sua, soltanto perché l'amico, Franco S. era senza fissa dimora, e quindi gli serviva un posto dove consumarlo. Al termine dell'udienza, il giudice ha accolto le tesi difensive ed emesso, nei loro confronti, la sentenza di non luogo a procedere.

r.r.

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