E’ terminato in modo brusco poco prima della 10.30 il presidio del casello autostradale di Carisio da parte di chi aderisce alla protesta “9 dicembre. L’Italia si ferma”. La manifestazione iniziata questa mattina alle 6 è stata tranquilla fino intorno alle 9.15, quando i partecipanti hanno iniziato ad avere i primi dissidi tra di loro su come proseguire nella protesta. Il blocco dell’uscita autostradale del resto è stato solo parziale, gli automobilisti potevano proseguire, mentre veniva chiesto ai camionisti di imboccare nuovamente l’autostrada ed uscire al casello di Santhià. Gli screzi veri e propri sono iniziati quando l’autista di un Tir proveniente dalla Sicilia non ha voluto sentire ragioni e voleva passare a tutti i costi. I manifestanti, dopo aver discusso animatamente tra di loro lo hanno lasciato transitare. Analogo episodio è accaduto pochi minuti dopo con un furgone frigorifero diretto a un caseificio della zona Fornace Crocicchio.
Quando la situazione sembrava essersi stabilizzata, la polizia è dovuta intervenire a sedare gli animi di chi non voleva garantire il diritto di passaggio a coloro che non aderivano al blocco. Così il presidio che doveva durare ad oltranza si è concluso mestamente in 4 ore. Secondo il coordinamento dell’evento i manifestanti volevano bloccare il casello, quindi la polizia, seguendo il decreto ministeriale emesso nei giorni scorsi lo ha impedito in maniera decisa tanto che sono volati spintoni e schiaffi. “Il presidio di Carisio non era autorizzato – spiegano gli organizzatori – e quindi chi vi ha partecipato l’ha fatto a proprio rischio e pericolo”.
Uno dei manifestanti è stato accompagnato in Questura. “Eravamo una trentina a protestare ed era presente la polizia. Intorno alle 10.30 un funzionario ha ricevuto un telefonata dal questore e ha ordinato lo sgombero della zona perché non era stato chiesto il permesso per il presidio e perché il numero dei manifestanti era troppo esiguo, io mi sono opposto e come da prassi sono stato accompagnato dal questore. Sia durante il viaggio, sia durante il tempo passato alla centrale non vi è stato alcun episodio violento. Sono stati controllati i miei documenti e io ed i poliziotti abbiamo parlato tranquillamente della manifestazione, fino al momento del mio rilascio avvenuto poco prima delle 14”.