ATTUALITÀ - 25 settembre 2013, 15:12

Tante teste altrettanti cappelli

Barbisio porta alla Settimana della Moda di Milano cappelli leggerissimi. Tese ampie e cloche in arrivo anche a Biella. Piaceranno? Risponde la personal shopper biellese Romina Manno

Alla Milano Fashion Week, si sono ritagliati un ruolo importante. Merito anche dell’eccellenza biellese rappresentata da Barbisio: in corso Como, in questi giorni, il marchio di Sagliano Micca ha aperto un punto-vetrina, dove sono stati esposti -tra i prodotti più interessanti della linea donna- cappelli in versione ”superlight”, appena 40 grammi di peso. Una soluzione interessante che potrebbe avvicinare anche le più restie al genere “cappello”, da sempre accessorio difficile da portare. Eppure di moda. Cosa aspetta le biellesi, dunque, nei mesi a venire? Lo chiediamo alla personal shopper Romina Manno di “Princess Style”.

“La tendenza invernale va verso cappelli a tese ampie, simili a quelli grandi di paglia da spiaggia, spesso decorati con piumaggi o maculati e dai colori accesi. Le nuove proposte si rifanno, inoltre, a uno stile retrò, tipico degli anni Venti; come il borsalino, ad esempio”.

Attenzione alle proporzioni, non tutti i cappelli vanno bene per tutte le signore che li indossano: “Signore alte portano meglio capelli a tesa larga; mentre le minute vengono valorizzate da copricapi più piccoli, come le cloche”. 

Fissato sulla nuca, tendente al basso, un centimetro più su del sopracciglio: questo il modo di portare i cappelli a tesa larga. superato l'abbinamento cappello-borsa-scarpa dello stesso colore. Le occasioni per indossare cappelli ricercati, però, almeno nel Biellese, vengono soprattutto da cerimonie, conferma Romina Manno: “Va ricordato che, un tempo, il cappello era legato a uno status symbol: nessuno, uomo o donna che fosse, usciva di casa senza. Oggi, il cappello è interpretato come un completamento della personalità, sofisticato o vezzoso. Non va però mai ostentato e, requisito fondamentale, si deve sfoggiare con disinvoltura”. Insomma capello sì, ma se c’è il carattere adatto.   

g.b.