ATTUALITÀ - 06 settembre 2013, 13:09

Un veterinario virtuale per rispondere a tutte le vostre domande

Sarà in prova per tre mesi il servizio online dell'Asl biellese che permette di interfacciarsi con un'assistente virtuale per ricevere risposte sulla gestione degli animali domestici

L'assistente virtuale del Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria

È partita il primo settembre la sperimentazione di un nuovo servizio digitale gestita dall'area di veterinaria dell'Asl biellese. Il servizio dà la possibilità di interfacciarsi online con un'assistende virtuale da cui ricevere risposte in merito alla gestione degli animali domestici.

La procedura è semplice: collegandosi al sito internet www.aslbi.piemonte.it e cliccando sul link “ASL-BI Sportello Veterinario”, che compare tra le voci presenti nella banda verde di sinistra, il cittadino accede, infatti, a una pagina dove si può entrare in un chatbot (o chatterbot), cioè un software gratuito che si basa su un sistema di “azione-reazione”, dove non appare una vera e propria comprensione del linguaggio, ma un insieme di risposte a domande specifiche.

Il termine chatterbot è stato coniato da Michael Mauldin (autore del primo prototipo, Julia). I più famosi e recenti sono quelli realizzati nel 1996 da Joseph Weizenbaum, il quale progettò il software Doctor, diffuso poi col nome Eliza. Dal 2006 grandi nomi come INPS, Gruppo BPM, IKEA ricorrono all’impiego di assistenti virtuali.

Accedendo al chatbot apparirà quindi una donna in camice bianco, l'assistente virtuale, e nella barra sottostante si potranno inserire gli argomenti di cui il cittadino vuole avere chiarimenti: a una domanda scritta seguirà quindi una risposta a voce. Le questioni che l’utente può rivolgere all’assistente virtuale riguardano numerosi argomenti: microchip, ricerca anagrafica, disturbo arrecato da cani che abbaiano, colonie di gatti, vaccinazione antirabbica, passaporto per animali d'affezione, passaggio di proprietà, colonie di gatti e gattare, cani randagi, sterilizzazione.

Il Chatbot sarà attivo per un periodo sperimentale di tre mesi per offrire alla popolazione un servizio sempre più completo e sarà possibile per gli operatori del Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria aggiungere altri argomenti a seconda degli interessi.