ATTUALITÀ - 03 settembre 2013, 09:20

Guinness World Record: Fabio Falla racconta la sua fantastica esperienza

"La prossima estate cercherò di migliorarmi ancora. Voglio dire grazie ai biellesi, ho avuto sostegni inaspettati e graditi da più parti"

Da pochi giorni c’è un nuovo nome biellese che si aggiunge all’elenco dei detentori di record registrati ed avallati dalla Guinness World Record; si tratta di Fabio Falla, cossatese ventottenne che lo scorso 29 agosto nella piscina del Centro Sportivo Alba Marina di Valdengo ha percorso oltre 67 metri pedalando in bicicletta sott’acqua in apnea. A distanza di pochi giorni dall’impresa Fabio Falla, il cossatese fresco di Guinnes World Record racconta la sua avventura, che l'ha portato a percorrere oltre 67 metri in pedalando sott'acqua in apnea.

Partiamo dall’inizio, come è venuta l’idea di una pedalata subacquea?
"Le immersioni in apnea sono la mia passione fin da piccolo, attualmente sono istruttore di immersioni subacquee per la Blue World Biella Sommozzatori che collabora tra gli altri con Gianluca Genoni, uno dei più grandi apneisti di tutto il mondo tutt’ora detentore di vari record di immersioni in apnea; parlando con lui e con gli altri colleghi della Blue World e cercando nuove difficoltà da superare ci è venuta in mente l’idea della bicicletta e così ho iniziato a lavorare per mettere a punto la prova".

Come è stata la preparazione per la prova decisiva che ha sancito l’ingresso nel Guinness World Record?
"L’attività di istruttore fa sì che io sia tutto l’anno in piscina o al mare per immergermi con gli amici o per seguire gli allievi dei corsi di cui sono docente, quindi sotto l’aspetto dell’apnea l’allenamento non mi manca, la parte ciclistica invece è stata quella più complessa perché la messa a punto del mezzo e le prove in acqua hanno richiesto molto tempo, praticamente dall’inizio dell’estate grazie alla collaborazione del Centro Sportivo Alba Marina ho fatto varie immersioni per mettere a punto la bicicletta e trovare l’assetto ottimale con l’indispensabile collaborazione di Ivan della Bi-Bike di Vigliano".

Che cos’aveva di particolare la bicicletta utilizzata?
"Proprio nulla, anzi, per essere omologata nel Guinness World Record la prova andava portata a termine con una bicicletta commerciale, con la sola possibilità di aggiungere delle zavorre da immersione, ma senza altre modifiche tecniche ammesse. Parlando con Ivan di Bi-Bike abbiamo optato per una mountan bike Specialized modello Hard Rock, uno dei modelli più pesanti in quanto, contrariamente a chi deve pedalare in salita tra i monti, io avevo la necessità che la bicicletta rimanesse il più possibile a fondo nell’acqua. Una volta scelto il mezzo c’è poi stata la necessità di fare varie prove preliminari per trovare l’assetto ottimale aggiungendo dei normali pesi da sub alla forcella anteriore e a quella posteriore della bicicletta per fare in modo che entrambe le ruote rimanessero costantemente a contatto con il fondo durante la prova (uno dei vincoli imposti dal Guinness World Record per omologare la prova), a questo si è anche aggiunta la ricerca della pressione ottimale delle gomme perché, fattore che inizialmente non avevamo calcolato: le normali ruote delle biciclette gonfiate per l’uso ordinario se impiegate sul fondo piastrellato e bagnato di una piscina tendono a slittare rendendo molto più difficile l’avanzamento. La prova decisiva l’ho portata a termine con la ruota posteriore quasi del tutto sgonfia in modo da avere la massima aderenza possibile".

Dopo tanta preparazione come si è svolta la prova vera e propria?
"Il Guinness World Record richiede per l’omologazione dei record la presenza di un notaio e di due testimoni, nel mio caso il notaio era Pierlevino Rajani di Cossato mentre i testimoni erano Yuri Bodo, titolare della Birreria Biellese e del Caffè Vergnano sponsor della mia impresa, e Nicola Anselmetti. Come già detto la prova consisteva nel percorrere con una bicicletta commerciale almeno 50 metri completamente immerso con entrambe le ruote costantemente a contatto con il fondo della vasca. Al primo tentativo 'ufficiale' sono riuscito a percorrere più di 67 metri in 2 minuti e 25 secondi. Tutto il materiale relativo alla prova è stato raccolto dal notaio Rajani che lo ha già inviato alla sede londinese del Gunness World Record, una volta ricevuto e registrato tutto il materiale, la società che gestisce il GWR emetterà una targa ufficiale di riconoscimento del record e inserirà la prova che ho svolto nell’albo ufficiale".

Siccome l’appetito vien mangiando, ha già altre idee per nuove imprese?
"Sicuramente la prossima estate tenterò di migliorare questo record percorrendo una distanza più lunga, poi diciamo che le idee e la fantasia non mancano, quindi insieme agli amici che mi hanno sostenuto ci inventeremo qualcosa di nuovo".

Come ha risposto il territorio biellese alla sua impresa sportiva?
"Ho avuto sostegni inaspettati ed estremamente graditi da più parti, sia nella preparazione sia nella realizzazione della prova che mi ha permesso di entrare nel Guinness World Record: a livello di ideazione e messa a punto dell’impresa voglio ricordare i già citati colleghi e amici della Blue World Biella Sommozzatori, Yuri Bodo e gli amici del suo staff alla Birreria Biellese e al Caffè Vergnano e Ivan della Bi-Bike di Vigliano che ha fornito la bicicletta che ho utilizzato e mi ha seguito ed assistito nella preparazione del mezzo. Oltre a loro ringrazio il Centro Sportivo Alba Marina di Valdengo che mi ha ospitato per tutta l’estate mentre provavo e mi allenavo per portare a termine la prova, la Bon Prix che è intervenuta economicamente accollandosi le spese del notaio e la Tib srl di Valdengo".

Manlio Carta