I "vuoti a perdere" del Biellese immortalati da Riccardo Poma

Riccardo Poma è un fotografo e video maker biellese, che si distingue nella sua arte per fotografare quelli che lui chiama "vuoti a perdere", locali in disuso e abbandonati del territorio e non solo.

"La mia passione è nata un po' per caso - spiega Riccardo a NewsBiella -, sono nato a Castelletto Cervo, in mezzo alle campagne e fin da piccolo amavo cercare e curiosare in case o cascine abbandonate. Nel 2011 ho comprato la prima macchina fotografica e ho iniziato a fotografare i luoghi attorno a me. Ho voluto crearmi un blog dove poter pubblicare le mie foto e ho potuto riscontrare da subito risultati positivi".

Con le sue foto, Riccardo racconta storie di luoghi un tempo vivi, oggi vuoti e senza vita. "Fotografando i luoghi del passato - prosegue - si crea una rete di storie: a volte racconti di una fabbrica e chi legge il tuo post magari ci ha lavorato, oppure fotografi una cascina abbandonata e il nipote del proprietario ti fa vedere una vecchia foto".

Chiedendo a Riccardo quale sia il luogo più toccante che abbia visitato, risponde: "Un manicomio. In quel luogo trovi ancora sedie a rotelle e letti: è una scarica a livello emotivo. Una foto che mi piace molto è quella dell'ex cottonificio Poma, oggi lanificio di Miagliano, di una ciminiera e un silos che appaiono come due torri, una di fianco all'altra, a rappresentare antichità e modernità entrambe abbandonate".

Riccardo chiama i luoghi abbandonati "Vuoti a perdere": il nome è stato preso dalla sceneggiatura "Come fossili cristallizzati nel tempo" di Maurizio Pellegrini, con il quale il fotografo biellese spesso collabora. "Sembra che non si riempiano più - conclude Poma -. In realtà, non sono mai davvero vuoti, c'è sempre qualcosa dentro".