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ATTUALITÀ | 21 marzo 2014, 12:06

"Dal Pisu nemmeno un euro per i costruttori edili biellesi"

Negro e Forgnone dell'Ance:"Il sindaco ha fatto delle promesse che poi non ha mantenuto e nessuna azienda del territorio ha beneficiato dei 18 milioni l'investimento. Lo stesso sta accadendo con il Cordar"

Lorenzo Negro dei giovani Ance, Angelo Forgnone presidente Ance e Andrea Fontolan presidente della Camera di commercio

Lorenzo Negro dei giovani Ance, Angelo Forgnone presidente Ance e Andrea Fontolan presidente della Camera di commercio

Preoccupazione, delusione e un po' di forzato ottimismo giusto per non scadere nella tragedia pura, sono questi i sentimenti dei costruttori edili, a margine della presentazione dei dati 2013 sul settore, fatta dal centro studi unioncamere alla presenza del presidente Andrea Fontolan. Lorenzo Negro dei giovani Ance e Angelo Forgnone presidente della sede biellese non si fanno pregare poi molto e dopo l'analisi dei dati che dipingono lo stato d'emergenza in cui versa l'edilizia biellese "Ma anche a livello nazionale - sottolinea Forgnone - la situazione non è certo migliore", si lasciano andare alla preoccupazione, perché le aziende sono oltre il limite e la cassa edile ormai da mesi è in equilibrio precario.

La delusione arriva sopratutto nei confronti della giunta Gentile che ha gestito gli appalti del Pisu, una cifra intorno ai 18 milioni euro, "Senza tenere conto della contrazione delle aziende biellesi, una diversa disposizione delle gare - spiega Negro - con i lavori suddivisi in appalti più piccoli e il sistema della gara a invito, avrebbe rilasciato nel territorio una liquidità non indifferente e avrebbe messo al sicuro la cassa edile che in questi anni si è dimezzata". 
Forgnone non nasconde il suo profondo rammarico per come sono andate le cose e come continueranno ad andare anche per le partecipate: "Anche negli lavori per conto del Cordar si stanno ripetendo le stesse dinamiche che hanno contraddistinto il Pisu. Senza contare - aggiunge il presidente Ance - che il sindaco si era impegnato a venirci incontro, promesse non mantenute".

Rimane un filo di speranza per il progetto scuole che Renzi ha annunciato appena insediato e gli incentivi sulla ristrutturazione: "Che andrebbero - precisa Negro - ripensati per poter permettere degli investimenti sul lungo periodo, non si capisce perché sono state fatte campagne di rottamazione su tutto e sulla casa no, contando quante abitazioni hanno una bassissima efficenza energetica, basterebbero iniziati di questi tipo a far ripartire tutto il comparto".

(20 Marzo 2014)

e.p.

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