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EVENTI | 15 gennaio 2020, 10:17

Un sardo e un'olandese riattivano l'antico forno di Pettinengo

Inaugurato alla presenza di bambini e ragazzi del paese tutti incuriositi di vedere il grande forno nuovamente acceso.

dmée Tuyl Da Den Haag e Filippo Satta

dmée Tuyl Da Den Haag e Filippo Satta

A Pettinengo, il paese che ospita i tre musei (delle Migrazioni, delle Acquasantiere e dell’Infanzia), dopo mezzo secolo, in frazione “Luvera” ora Livera, è stato riacceso il forno di Camillo Trivero, detto il “Gaiu”.

A dare fuoco a fascine e legna grossa necessarie per portare in temperatura l’antico manufatto è Filippo Satta di Uri (Sassari), amministratore di “Su Nuraghe”, invitato da Edmée Tuyl Da Den Haag, olandese dell’Aia, nuova proprietaria dell’intero edificio.

All’evento e al gran completo, hanno presenziato bambini e ragazzi del paese, accompagnati da insegnanti della locale scuola dell’obbligo e dell’associazione “Piccola Fata”. Tutti molto incuriositi e desiderosi di vedere il grande forno, enorme (grosso come una stanza), rimesso in funzione. Nel racconto delle persone anziane e nella storia del paese, il forno del pane ha segnato quotidianità fino alla prima metà del Novecento tra fabbrica e campagna.

In controtendenza, quello che sembrava essere confinato nella memoria del passato, diventa realtà del presente, grazie alle abili mani del sardo Filippo Satta e alla disponibilità di Edmée Tuyl Da Den Haag, entrambi forestieri provenienti l'uno da oltre Tirreno e l'altra dal più lontano Mare del Nord, nei Paesi Bassi. Generosi gesti che donano al territorio che li ospita speranze di identità.

Comunicato stampa - a.z.

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