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CRONACA | 17 agosto 2019, 14:59

Ciclismo biellese in lutto per Felice Gimondi. Grazie a Martinazzo vinse il Tour de l'Avenir nel '64

Filippo Borrione, presidente Ucab Biella: "Quand'ero bambino era il mio idolo e nel 1976, durante un compito a scuola lo dipinsi per rappresentare chi avrei voluto diventare da grande"

felice gimondi

Felice Gimondi

Anche il mondo del ciclismo biellese è in lutto per Filippo Gimondi, ex campione bergamasco scomparso improvvisamente nel tardo pomeriggio di ieri, 16 agosto, dopo un malore mentre faceva il bagno nelle acque siciliane, a Giardini Naxos in provincia di Messina. Aveva 76 anni.

Fu uno dei sette campioni a fare tripletta dei grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a España. Atleta di fama mondiale era di casa a Valdengo, dove partecipava spesso (vincendone un'edizione) al Giro del Castello organizzato da Lino Lava, eclettico valdenghese che lo aveva ospitato diverse volte nella sua abitazione. Con lui aveva anche partecipato al raduno delle "vecchie glorie", insieme a grandi nomi del ciclismo come Giovanni Battaglin e Vittorio Adorni.

Nel 1964, Felice Gimondi vinse poi il Tour de l'Avenir, grazie anche alla presenza del biellese Renato Martinazzo (zio di Gabriele e compagno di Gimondi nella Nazionale Italiana), che aveva il compito di marcare a vista gli spagnoli durante la gara. "Quand'ero bambino era il mio idolo - racconta il presidente di Ucab Filippo Borrione -e nel 1976, durante un compito a scuola lo dipinsi per rappresentare chi avrei voluto diventare da grande". Gimondi, tra l'altro, fu anche ospite in casa Ucab.

bi.me.

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