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CRONACA | 19 luglio 2019, 19:34

Imbufaliti i commercianti di via Amendola: "Sono 5 mesi che abbiamo la strada chiusa e le reti davanti alle vetrine" FOTO

I lavori stradali erano iniziati il 14 febbraio. Da allora via chiusa e tanti disagi ai negozianti oltre che ai residenti.

Imbufaliti i commercianti di via Amendola: "Sono 5 mesi che abbiamo la strada chiusa e le reti davanti alle vetrine" FOTO

Sono veramente arrabbiati i commercianti di via Amendola a Biella che dal 14 febbraio si ritrovano con la strada chiusa e le reti arancioni da cantiere davanti alla vetrine. Le opere si riferiscono al rifacimento del lastricato e allargamento marciapiedi nella via del centro storico di Biella. La cartellonistica del cantiere riporta 180 giorni per ultimare i lavori. Sono ormai trascorsi 5 mesi e le opere sono appena oltre la metà della via. Chiaro che, per il commercio della zona, il calo sia stato inevitabile oltre allo squallido panorama visibile, tra gli altri, dall'interno del bar, della macelleria, del ristorante. La maggioranza del traffico e quindi del lavoro arriva da piazza Duomo visto che la via è a senso unico.

"La sensazione è quella di sentirsi in prigione da 5 mesi -commenta la commerciante Anna Crestani-. E' un periodo molto lungo che continua a penalizzarci il lavoro. La clientela ci raggiunge male e molte volte non viene a servirsi nella mia lavanderia. Togliete almeno le reti arancioni, per favore, e finite questi marciapiedi. Di questo passo andremo avanti fino a Natale". Molto simile è la dichiarazione del titolare della Macelleria Ramella: "Via, per cortesia, queste reti almeno abbiamo la visibilità. In questi giorni si parla di un mese di ferie per l'impresa e quindi per noi si tratta di tutta l'estate. E poi quando viene fatto il lavoro sul marciapiedi?". Una situazione veramente critica in una zona storica del centro di Biella. "Sono qui da 44 anni -incalza Lina Peraccino del negozio di corsetteria e biancheria- mai visto una schifezza così. Prima che finiscano le opere arriva Natale. In un centro storico non è neanche immaginabile. All'estero lavorano di notte per creare minori disagi. Quest’anno dovremmo essere esentati dal pagare le tasse perché il danno commerciale è importante".

Infine c'è anche chi ha pensato bene di inaugurare il proprio locale pochi giorni prima della chiusura della strada. "Abbiamo aperto il 9 e il 14 hanno chiuso la strada -afferma Annalisa Comuzio del bar Dolce Manna-. Avevamo la rete arancione davanti all’entrata e molte persone non si erano neanche accorte della nostra apertura, dopo tre mesi di opere interne. Un disagio notevole. Ci è stato detto che i lavori sarebbero durati tre mesi ma la rete arancione è ancora posata". 

Fulvio Feraboli

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