/ Benessere e Salute

Benessere e Salute | 21 giugno 2019, 11:30

Musicoterapia: come gestire l’Ansia e la Paura dal Dentista VIDEO

Intervista al Dr. Valerio Bini, Medico Odontoiatra ad Indirizzo Estetico

Guarda il video dell'intervista al Dottor Valerio Bini inserito nell'articolo

Guarda il video dell'intervista al Dottor Valerio Bini inserito nell'articolo

Il Paziente è il vero protagonista dell’Odontoiatria.

La gestione del paziente e l’importanza della componente umana è diventata una questione preminente nel campo dell’odontoiatria. Oltre alla notevole riduzione del dolore, grazie a nuove competenze e strumentazioni tecnologiche, c’è una sempre maggiore attenzione al comfort del paziente. L’odontofobia (Paura del Dentista) è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una vera e propria sindrome e quindi non può più essere considerata un capriccio. Secondo le stime dell’ OMS riguarderebbe circa il 15-20% della popolazione.

Per le persone che soffrono di questa sindrome, il dentista costituisce per motivi diversi un vero incubo che ben si differenzia dal normale disagio che si può provare nell’affrontare le sedute odontoiatriche. Gli odontofobici sono normalmente portati a rimandare continuamente le cure, aggrappandosi a terapie farmacologiche –antibiotici e antidolorifiche rimandando la soluzione del problema, producono un grave peggioramento del quadro iniziale con una perdita progressiva della masticazione e la conseguente compromissione estetica.

Ma perché tanta paura del dentista? Innanzitutto, il dentista interviene in una zona particolare del corpo, la bocca; questa rappresenta per tutti una sfera privata che molto difficilmente, magari anche per pudore, si riesce ad aprire. Spesso, uniti alla paura della siringa per anestesia con ago, gli stati d'ansia sono scatenati o potenziati proprio da elementi auditivi disturbanti, dal rumore del trapano ad altri meno forti ma che comunque catturano l'attenzione del paziente e la indirizzano verso le procedure che il dentista sta eseguendo. La “musica” può invece mascherare questi rumori e distrarre il paziente, esercitando anche un'influenza diretta nella riduzione del dolore; si ritiene infatti che il suono di una musica gradita sia in grado di agire sui recettori del dolore, permettendo di ridurre il dosaggio degli analgesici.

La “musicoterapia” sta ricevendo un'attenzione crescente da parte dei dentisti e l'articolo comparso sul Serbian Dental Journal è solo l'ultimo dei contributi scientifici sul tema. I ricercatori dell'Università di Belgrado hanno passato in rassegna le possibili applicazioni della musica per risolvere un problema, quello della "paura del dentista", che non si limita ai pazienti in età pediatrica ma che, secondo alcune stime, si estende alla popolazione adulta in alte percentuali. Gli effetti ansiolitici della musica sono stati studiati soprattutto negli ultimi vent'anni, durante diversi trattamenti medici (non solo in odontoiatria, ma anche in chirurgia, cardiologia e oncologia e ostetricia ginecologia relativamente al parto), ma già dall'inizio degli anni ottanta, il dentista pediatrico americano Stanley Frederick Parkin aveva rilevato gli effetti positivi di cinque minuti di musica fatta ascoltare ai bambini prima di sottoporli alle procedure odontoiatriche.

Le considerazioni emerse dalla ricerca su musica, Odontofobia e gestione dell’Ansia, sono stati elementi fondamentali per capire che è importante che la musica venga diffusa già nella sala d’attesa; ma lo è ancora di più quando la musica è presente direttamente nello studio ove il paziente riceve le terapie. Il problema era però, l’impossibilità di poter ascoltare brani musicali senza alcuna interferenza da parte dei rumori emessi dagli aspiratori dei liquidi presenti nel cavo orale durante le terapie, così come il suono dei “trapani”, strumenti essenziali per il Clinico. Per quanto riguarda la possibilità per il paziente di ascoltare la musica in cuffia c’è invece una controindicazione.

La musica potrebbe coprire i “suoni odontoiatrici” e anche la voce del dentista, questo potrebbe generare nel paziente la sensazione di non controllare gli eventi, aumentando l’ansia. La comunicazione tra odontoiatra e paziente rimane infatti un passaggio fondamentale per gestire l’ansia da dentista. L’odontoiatra, spiegando passo dopo passo tutte le fasi del trattamento, rassicura il paziente e gli permette di mantenere il controllo della situazione. Per questo motivo, presso i nostri studi, abbiamo adottato moderni presidi che si sono dimostrati utilissimi nel risolvere questo tipo di problematiche: “Wearable Speaker Soud System”.

Tradotto in lingua italiana, significa “sistema di altoparlanti indossabili”. Grazie alle prestazioni senza fili del suono, ogni paziente crea la sua zona sonora personale consentendosi di non perdere d’occhio tutto ciò che accade intorno a se. La struttura a collare e la forma ergonomica offrono un’esperienza sonora lasciando libere mani e orecchie. La Connessione Bluetooth/wifi integrata permette al paziente di immergersi al meglio nella musica desiderata con un suono avvolgente, un’esperienza sonora entusiasmante e coinvolgente in piena libertà e comfort. Per il Dentista i vantaggi sono molteplici: il paziente può rispondere ai comandi del clinico ed assistente, può muovere il capo nelle posizioni richieste dalla terapia con libertà di movimento ed inoltre questo “collare audio” può essere comodamente disinfettato soprattutto nella porzione che si adagia al collo del paziente.

Far ascoltare la musica durante i trattamenti odontoiatrici dunque incide positivamente sull’umore e la serenità del paziente, per noi un passo in avanti per un’odontoiatria sempre più vicina alle esigenze di tutti i nostri Pazienti.

www.studio-bini.com

https://www.facebook.com/studiobiniodontoiatria/

https://www.youtube.com/user/StudioVBini

 

I.P.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore