Roppolo: La festa per la riapertura della Biblioteca Antonino Olmo

Con queste parole il primo cittadino di Roppolo ha espresso propria soddisfazione nel rivedere le sale intitolate ad "Antonino Olmo" illuminate e piene di persone, sale che erano chiuse da alcuni anni e che, grazie al lavoro dei volontari del gruppo "Cartavera", non sono solo state riordinate e rinnovate, ma anche state riempite di nuove idee e iniziative. 

Il gruppo "Cartavera", ossia Edy, Francesca, Fulvio, Giulio, Katia, Rossana, Simonetta,  dopo pochi mesi di lavoro, e dopo le necessarie attività preparatorie, è riuscito  a riordinare gli spazi, preparare un interessante calendario di eventi, programmare le aperture settimanali, e garantire il rinnovamento dei cataloghi che verrà fatto nei prossimi mesi, grazie all'iscrizione al Polo Bibliotecario Canavesano, che darà il supporto necessario per fornire un servizio moderno e completo. 

L'Assessore alla Cultura del Comune di Roppolo, Pancrazio Bertaccini, ricorda di quando, insieme al Vicesindaco Renato Corona, pubblicando l'avviso in cui ricercavano volontari, temevano che non avrebbero avuto risposte: "Invece le risposte della comunità sono state pronte e soprattutto molto varie. L’obiettivo dichiarato dal gruppo è rendere la biblioteca un luogo di incontro aperto a tutti e ricco di opportunità, e, per raggiungerlo,  hanno messo a punto un programma che prevede letture ispirate a temi di attualità, incontri con scrittori e attività specifiche per ragazzi e bambini. Le iniziative non mancheranno e saranno rivolte ad adulti e bambini".

Il primo appuntamento in programma sarà il 26 Gennaio, in occasione della giornata della memoria: "E' stato fatto tanto lavoro e molto è ancora da fare, ma la strada è quella giusta, - continua Bertaccini - quindi un sentito grazie dall'Amministrazione comunale va a tutto il gruppo Cartavera per l'intensità del lavoro svolto. In questo giorno di festa della cultura, il pensiero dell'amministrazione va purtroppo alla recente perdita del caro Don Arnaldo Scaglioni, cappellano presso la Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ma anche sempre presente nella nostra comunità spiritualmente e grazie alla sua grande cultura che condivideva con la sua consueta modestia. Ci piace ricordarlo con affetto sapendo che avrebbe accolto questa iniziativa con il suo spirito di apertura e desiderio salesiano di accoglienza e partecipazione".