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COSTUME E SOCIETÀ | 15 dicembre 2018, 09:53

Divignano invia a Biella pietra per Nuraghe Chervu

Il sindaco di Divignano, Gianluca (Gilu) Bacchetta, con la stele inviata a Biella

Il sindaco di Divignano, Gianluca (Gilu) Bacchetta, con la stele inviata a Biella

Arriva da Divignano, in provincia di Novara, ai confini con la Lombardia, la pietra col nome del Comune e numero dei Caduti della Grande Guerra. L’Amministrazione guidata dal sindaco Gianluca (Gilu) Bacchetta ha aderito alla proposta del Circolo Culturale Sardo, accolta e condivisa da Comune e Prefettura di Biella per ricordare i tanti giovani che persero la vita durante il Primo Conflitto Mondiale.In occasione del centesimo anniversario della fine dei combattimenti, l’iniziativa biellese trova consensi che si materializzano attraverso le pietre consegnate a Biella presso l’Assessorato Parchi e Giardini di via Tripoli, 48, per essere collocate in vista dell'inaugurazione prevista per domenica 17 marzo 2019.

Memoria collettiva che trova unitarietà materiale a Nuraghe Chervu, area monumentale alle porte della Città della Lana, che rimanda alle dettagliate liste di nomi di Caduti riportati sui singoli monumenti che costellano le principali piazze e strade dei Comuni, anche i più piccoli, di Isole e Penisola, segnate da toponimi evocativi di luoghi e di eroici eventi storici.Ornato da corona di alloro in bronzo, il monumento di Divignano sorge in via Vittorio Veneto. Inserito al centro di una piccola aiuola con catena in ferro battuto e pilastrini angolari in granito a delimitare lo spazio sacro, è costituito da obelisco in granito rosa e granito grigio. Sui lati del basamento sono presenti lapidi a forma di scudo su cui sono scritti i nomi dei 32 Caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

Simmaco Cabiddu - Su Nuraghe

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