Dal 1 gennaio 2019 tutti i contribuenti dotati di partita IVA, ad eccezione di quelli in regime forfettario, saranno soggetti all’obbligo della fatturazione elettronica per le loro transazioni di beni e servizi. Il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Biella, Domenico Calvelli, valuta negativamente questo nuovo adempimento: “Parlando a titolo personale, la fatturazione elettronica è, innanzitutto, un grandissimo favore alle società di software che avranno un fatturato considerevolmente più alto rispetto a quello di oggi. Dal punto di vista legislativo, si tratta di un’illusione totale di incrementare di circa 2 miliardi di Euro il gettito dell’Erario, basato sul fatto che la fattura in questo formato finisce direttamente nei registri elettronici del fisco. In realtà, il dato certo è che questa riforma complicherà la vita di imprenditori e professionisti ed aumenterà i costi, ma è legge e noi commercialisti aiuteremo i clienti ad affrontarla“.
Domenico Calvelli ritiene la fatturazione elettronica come un esempio di riforma contraria allo sviluppo dell'economia italiana: ''La fattura elettronica va nella direzione opposta rispetto ad una vera semplificazione burocratica. L'apparato dello Stato costa tantissimo all'erario, alle imprese, agli enti, ai cittadini, e soltanto una semplificazione drastica può giovare alla nostra economia che è una di quelle che cresce meno in Europa. Gli economisti italiani sono molti più attenti al sociale e meno atteni a creare ricchezza, e ancorati a vecchie ideologie che legano il nostro paese ad una burocrazia enorme. Nel mio lavoro, ogni giorno incontro funzionari attentissimi che operano a livello personale, ma, nonostante loro, l'apparato legislativo continua ad aumentare gli adempimenti. Occorre superare questa situazione che fa scappare gli imprenditori e, conseguentemente, perdere occupazione e PIL“.