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SPORT | 10 agosto 2018, 07:20

Il Rally Lana scalda i motori tra novità in notturna e obiettivo sicurezza: "Che sia una festa per i biellesi" FOTOGALLERY

Foto Alessandra Eusebio

Foto Alessandra Eusebio

Un tuffo nella storia guardando al futuro. Il 25 e 26 agosto Biella tornerà a sentire il rombo dei motori con la 31.a edizione del Rally Lana, una gara che ha fatto appassionare il pubblico dal 1973, quando vinse Franco Perazio, al 2001, anno del successo di Renato Travaglia. Dopo la parentesi del 2015 con il successo di Omar Bergo, il Rally più amato dai biellesi torna in grande stile per due giorni con sette prove speciali da 75 km e un tracciato complessivo di 214 km con partenza e arrivo in piazza del Duomo. Il Lana 2018 intitolato a Meme Gubernati (premio speciale al primo team biellese all'arrivo), sarà valevole per il campionato regionale Zona 1 Piemonte e Valle d'Aosta e per i Trofei Renault. 

UN PERCORSO SPETTACOLARE TRA OROPA, TRACCIOLINO E NETRO - Da sabato sera (partenza prima vettura alle 20:53) sarà subito spettacolo con i 7 chilometri della gloriosa salita che da Biella porta al Santuario di Oropa, prova inedita per la disciplina rally. Domenica 26 la gara entrerà nel vivo con i due passaggi sulle tre prove - Tollegno, Tracciolino (altra novità) e Netro - che riporteranno alle edizioni degli anni ruggenti. L'arrivo a Biella è previsto per domenica alle 15:45. In piazza Duomo sarà allestito un villaggio per appassionati e curiosi con spazi di intrattenimento, vetture in mostra (tra cui Lancia Stratos, Lancia Delta Integrale, Ford Escort Cosworth e Fiat Abarth) mentre il parco chiuso sarà all'esterno del Centro Commerciale I Giardini. Rally significa anche beneficenza: con il Trofeo delle merende, infatti, ci sarà una sfida con vetture identiche e accessibili che assegnerà il Memorial Omar Pedrazzoli e Francesco Pozzi.

CORRADO PINZANO, IL PILOTA IMPRENDITORE - Insieme a Roberto Bologna e Peppe Zagami, patron della New Turbomark Rally Team, Pinzano ha riportato in vita il Rally Lana facendo nascere il gruppo Lana Alive di cui ora è presidente. E i primi numeri (tra accessi al sito ufficiale e ai canali social) fanno ben sperare: "Non ci vogliamo fermare ad una sola edizione - ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri, 9 agosto, a Palazzo Oropa - ma intendiamo proseguire crescendo di anno in anno e tornando nel circuito italiano di riferimento. Per questo servirà l'aiuto delle aziende del territorio". Per Roberto Bologna "dovrà essere una festa della gente. Toccheremo luoghi mai esplorati come la Valle Cervo e puntiamo a coinvolgere tutta la popolazione". Durante la presentazione il saluto dei plurivincitori del passato, Dario Cerrato e Piero Longhi (test driver per le prove speciali) e Paolo Andreucci, dieci volte campione italiano. 

"SICUREZZA, PRIMA DI TUTTO" - La storia del Lana passa anche dalla tragedia del 2001 quando un'intera famiglia morì in un incidente durante la gara. Il Rally ha subito gravi conseguenze da quel lutto e la questione sicurezza è l'obiettivo numero uno dell'organizzazione: "L'appello va sia al pubblico che ai piloti. Alla gente che verrà a vedere le prove - spiega Bologna - chiedo di restare in zone sicure e di non creare problemi. Abbiamo elaborato un piano sicurezza, ci saranno 180 commissari di percorso e tantissimi volontari della Protezione Civile lungo il tracciato per controllare la situazione. Ai partenti dico di rispettare il territorio e di non rischiare durante le ricognizioni, chi non rispetterà il regolamento sarà escluso. Non facciamo svanire il lavoro di tanti mesi in poche ore".

 

l.l.

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