ATTUALITÀ - 13 luglio 2018, 15:47

Safe is Cool, il progetto sulla prevenzione dedicato alle politiche giovanili

Safe is Cool, il progetto sulla prevenzione dedicato alle politiche giovanili

Il progetto “Safe is Cool” nasce dall’accordo fra VedoGiovane, Provincia di Biella e Anteo cooperativa sociale Onlus.

Il soggetto capofila del progetto ha come tema centrale la prevenzione: è attiva soprattutto negli ambiti dei servizi educativi, delle politiche giovanili, dei progetti a favore di persone in difficoltà e della ricostruzione di legami sociali.

La Provincia di Biella – Ufficio Politiche Giovanili, nello svolgimento delle attività progettuali rivolte al presente, ha un ruolo di armonizzazione e coordinamento: fa da ponte fra gli attori del territorio; inoltre realizza scambi giovanili internazionali. Ha un ruolo fondamentale perché controlla le relazioni degli attori indirettamente coinvolti, avendo una visione della situazione generale del territorio.

Anteo cooperativa sociale Onlus ha i ruoli di coordinamento dell’attività e, gestendo parte dei servizi di prevenzione, di contatto con ASL BI. In collaborazione con VEDOGIOVANE e Provincia di Biella gestisce tutte le azioni previste dal progetto.

 

Questo progetto, rivolto ai giovani dai 15 ai 35 anni (stimati 2610), è nato per la prevenzione all’incidentalità stradale e all’abuso di sostanze stupefacenti o illegali, causa di elevati incidenti nel territorio biellese. In passato furono realizzati progetti a questo scopo, ma al momento non ci sono iniziative ben definite. Lo scopo finale è creare un’iniziativa di riferimento e inserirsi nelle iniziative europee del programma Erasmus+, il quale interviene anche nell’ambito della prevenzione.

Gli obiettivi sono:

- facilitare l’accesso alle informazioni da parte dei giovani, nello specifico sulla sicurezza stradale attraverso brand o una piattaforma virtuale su cui verranno condivisi contenuti di prevenzione;

- ridurre i comportamenti rischiosi dei giovani alla guida;

- aumentare interventi di prevenzione fuori dai locali durante il divertimento notturno;

- promuovere interventi per gli attori destinati a tutelare i giovani sul territorio dove il rischio è maggiore;

- aumentare la partecipazione attiva dei giovani a queste iniziative a favore dei propri coetanei.

 

I beneficiari del progetto vengono distinti a seconda del livello di partecipazione attiva alle attività. Si creerà un gruppo di peer educators e, grazie ad esso, si raggiungeranno altri 500 giovani. Verrà garantito il ruolo rappresentativo del campione rispetto all’universo di giovani. Per “laboratori di prevenzione” si coinvolgerà il gruppo di controllo preesistente che arriverà a 40 persone, le quali coinvolgeranno altri 500 giovani tramite un corso mensile di prevenzione. Destinatari diretti saranno anche i giovani partecipanti a scambi durante il progetto (stimati 70). Verranno scelti 2000 giovani garantendo il ruolo rappresentativo del campione tramite la scelta di diversi locali. Si cercherà di allargare il gruppo per coinvolgere sempre più giovani. I beneficiari diretti (stimati 1000) saranno i giovani che accederanno alla piattaforma web, i giovani con accesso alle informazioni virtuali ed i giovani che durante le uscite notturne, indirettamente, entreranno a contatto col progetto. Si prevede di raggiungere oltre 5000 giovani fuori dai locali biellesi in due anni e 15000 a livello nazionale grazie alla piattaforma web.

Stante la complessità della tematica trattata, il progetto avrà una rete di collaborazioni specifiche, all’interno delle quali i soggetti possono portare le loro peculiarità. La Provincia e ASL hanno un ruolo di stimolo e coordinamento. Gli interlocutori riconosciuti dal progetto saranno i gestori dei locali, esperti del divertimento notturno e le forze dell’ordine. Accanto ad essi ci sarà una rete di giovani che funzionerà tramite alcune attenzioni: equilibrio tra contatti in presenza e a distanza (oltre ai laboratori e alle uscite sul territorio verranno utilizzati il web e i social network); tramite i giovani con ruolo rappresentativo che dimostreranno ad amici e conoscenti i propri prodotti.

Il progetto nasce dal crescente bisogno dei giovani di prevenzione e informazione, dunque al termine del progetto ci sarà una banca dati virtuali che conterrà materiale preventivo pubblico prodotto dai giovani durante i due anni e verrà condivisa e utilizzata nelle scuole come materiale informativo e di prevenzione. Si cercheranno finanziamenti per la prosecuzione della postazione chillout per la città: spazio d’incontro e informativo per le persone che non sono in grado di mettersi alla guida terminata la serata.

 

“I dati che mi sono stati forniti dal servizio sicurezza stradale della Provincia – osserva Gianluca Marton, consigliere provinciale con delega alle Politiche Giovanili - , evidenziano una situazione di non emergenza relativamente a quelle che sono chiamate “stragi del sabato sera”, i numeri degli incidenti non sono rilevanti e nemmeno quelli con esiti mortali. Si tratta di numeri molto bassi che peraltro non riguardano esclusivamente i giovani ma le fasce di età cosiddette intermedie, come anche evidenziatomi dal Prefetto Dott.ssa Annunziata Gallo nel corso di un nostro incontro relativo al progetto. Se non vi è una emergenza vera e propria sul nostro territorio, questo è potuto avvenire perché nel corso degli anni si sono susseguiti parecchi progetti di prevenzione e pertanto occorre tenere alta l’attenzione su un fenomeno che in altre parti di Italia ha assunto numeri e proporzioni seriamente preoccupanti”.

 

Durante il percorso si coinvolgeranno le scuole, di modo che le insegnanti possano indicare i giovani con bisogno specifico di questo tipo di attività. Si prevede di coinvolgere un terzo di giovani a disagio, integrandoli nel percorso e nel gruppo. Per la parte notturna del progetto si stima di raggiungere un buon numero di ragazzi in condizioni di disagio che abusano di alcol o droghe per entrare in contatto con altri ragazzi o perché è quello il loro modo di divertirsi. Questi giovani si raggiungeranno grazie ai peer educators e agli operatori che staranno nelle zone di chillout circostanti ai locali. Nelle equipe di operatori che lavoreranno a contatto con i giovani, per garantire facilità nel primo approccio è necessaria la presenza di un numero uguale di ragazzi e ragazze. VEDOGIOVANE ha grande esperienza nell’ambito della prevenzione avendo progettato e coordinato altri progetti di questo tipo, gestiti in rete e con gli attori del territorio. Anteo, attraverso il servizio Drop in, lavora da molti anni sul territorio biellese su questi temi: fa parte della rete nazionale Coordinamento operatori “bassa soglia regionale” e collabora col consorzio Iris per la formazione dei peer educators. I suoi operatori sono specializzati nel settore della prevenzione. L’importo stanziato è di 132.204,61 €.

Comunicato stampa Provincia di Biella - l.l.

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