AL DIRETTORE - 05 luglio 2018, 14:39

Lettera di una mamma: "Cambio pediatra, una missione quasi impossibile"

Lettera di una mamma: "Cambio pediatra, una missione quasi impossibile"

Riceviamo e pubblichiamo

"Scrivo questa lettera affinché qualcuno, di competenza specifica, mi ascolti. Sono mamma di due bimbi, 21 mesi e 7 mesi, residente in provincia di Biella. Nella giornata di 27 giugno al mio ritorno a Biella dopo aver fatto eseguire una risonanza magnetica al mio primo bimbo mi ritrovo con entrambi i fratellini ammalati. Puntini, febbre, prurito e vomito... Chiamo il mio pediatra (che non mi sento di nominare perchè fino ad allora l'ho reputato un ottimo dottore) mi fissa un appuntamento ma a causa di disguidi abbiamo un accesa discussione, così ho deciso di cambiare medico. Ne ho trovato uno, nella giornata del 3 luglio, che mi ha accettato i bambini nonostante sia fuori zona di competenza. Con il suo nullaosta mi reco all'Asl per lo spostamento che credevo fosse imminente, e invece gli impiegati mi rispondono che le regole sono cambiate. Ad oggi esiste una fantomatica "commissione" (composta da non so chi) che regola queste cose. Secondo gli impiegati Asl, se presentando questa domanda la "commissione" accetta, lo spostamento avviene, altrimenti devo essere seguita dal pediatra attuale. Credo, e spero che sia così ancora, che la piena responsabilità dei miei figli è solo ed unicamente dei genitori e non di questo gruppo di persone. I miei figli purtroppo non godono di ottima salute.. Siamo già seguiti da Neuropsichiatria infantile di Biella, e Regina Margherita di Torino per arrivare a capo di alcune patologie del mio primo bimbo. Sulla carta per qualsiasi necessità un pediatra è vero, ce l'ho, ma ormai è venuto a mancare quel rapporto di fiducia e rispetto da ambo le parti. Quindi io in questo mese come dovrei comportarmi? Andare sempre da un pediatra a pagamento? Ma perché se ho la possibilità di averne uno dell'Asl devo andare in pronto soccorso dove l'ultima volta ci hanno fatto aspettare un'ora se non di più senza essere considerati? Sono giorni che cerco di arrivare a capo di questa situazione e nessuno, eccetto la signora dell'Urp mi ha capito dandomi ascolto. Da oggi, che oltretutto disgraziatamente la mia piccola sta male, come dovrei comportarmi secondo voi? Augurandomi in una risposta benevola porgo i miei saluti".

Adamo Nicole

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