ATTUALITÀ - 20 giugno 2018, 17:59

Fedex Tnt, nulla di fatto nelle trattative al Ministero del Lavoro

Fedex Tnt, nulla di fatto nelle trattative al Ministero del Lavoro

L'incontro del 19 giugno al ministero del Lavoro tra sindacati confederali e rappresentanti delle due società, che fanno parte dello stesso gruppo, non ha portato alcun risultato. Prossimo appuntamento il 25 giugno.

Per ora le parti restano sulle proprie posizioni: FedEx e Tnt confermano i 361 licenziamenti e i 115 trasferimenti, anche nello stabilimento di Vigliano, mentre i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ribadiscono che non sono necessari e chiedono l'intervento del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Ma il tempo stringe, perché mancano pochi giorni al 6 luglio, quando scadrà il termine per la procedura negoziale. Così, sindacati e aziende hanno fissato una nuova tornata d'incontri il 25 e 26 giugno e un appuntamento il 4 luglio anche con rappresentanti del ministero del Lavoro. Però, la Uiltrasporti ha dichiarato che non parteciperà alle riunioni del 25 e 26 giugno perché "riteniamo che non vi sia nulla da trattare, ma solo garantire la piena occupazione di tutti i 361 lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento e la revoca dei 115 trasferimenti, per la fusione delle due aziende che invece godono di ottima salute". La sigla conferma invece la sua partecipazione il 4 luglio perché "è con il ministro Di Maio che vogliamo trovare le soluzioni di tutela delle persone".

Filt Cgil e Fit Cisl hanno per ora confermato la partecipazione il 25 e 26 giugno. La prima sigla spiega che "una soluzione deve essere trovata, può risiedere nelle ricollocazioni con il mantenimento dei diritti normativi e salariali all'interno dei perimetri aziendali, sia per chi rischia il licenziamento sia per chi è impattato dalla procedura di trasferimento, oltreché dalla creazione di un polo di vendita per l'area del Mezzogiorno. Se nei prossimi incontri non emergeranno novità positive, i numeri delle ricollocazioni attualmente proposti sono ampiamente insufficienti si terrà una mobilitazione nazionale unitaria con manifestazione a Roma mentre il prossimo 21 giugno, oltre alle iniziative attualmente in corso, si terranno assemblee e presidi su tutto il territorio nazionale".

Per la Fit Cisl "il punto di partenza sono le 140 persone ricollocabili, così come dichiarato dall'azienda, e il percorso proposto dei 10 mesi deve avere l'obiettivo di ricollocare tutti". Anche questa sigla sottolinea l'appuntamento del 21 giugno per le assemblee e ammoniche che "il 6 luglio scadono i termini della procedura e l'azienda, con il mancato accordo, potrebbe agire unilateralmente e questo è sicuramente da evitare".

Dal nostro corrispondente di Torino

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