Nei giorni scorsi, due docenti veneti hanno fatto visita a cinque istituti comprensivi biellesi per conoscere da vicino l'attività dei 120 insegnanti coinvolti nella sperimentazione didattica. Il progetto, partito da Biella nel 2016, è attualmente seguito da 53 classi del territorio, oltre che da alcuni istituti di Verbania, Milano e Pontremoli.
Grazie a questa sperimentazione, gli alunni seguono per una settimana intera un percorso comune, ad esempio di ambito linguistico o matematico, per poi raggiungere l'obiettivo prefissato, ognuno con il proprio tempo di apprendimento. Scopo principale del progetto è il benessere dello studente, dei genitori e degli insegnanti professionisti.
"I docenti veneti - spiegano i responsabili dell'ufficio scolastico territoriale - hanno testimoniato l’entusiasmo riscontrato in tutti i colleghi intervistati. Il metodo prevede che il bambino non venga stroncato da diagnosi di disturbo: qui tutti eseguono lo stesso lavoro e vengono offerte le pari opportunità di imparare. Non si tratta di una didattica difensiva, ma di procedere nella crescita del bambino come persona, offrendogli soprattutto il piacere di imparare".