L’occupazione femminile nel Biellese fa registrare dati incoraggianti rispetto al resto del Piemonte ma ad emergere secondo l'osservatorio locale della Caritas, ancora una volta, è il divario tra uomo e donna sul fronte delle posizioni dirigenziali. Il lavoro in rosa rispecchia una dinamica in linea con quella regionale complice la crisi economica: dopo anni di buio, dal 2012 si registrano segnali di risalita consolidati nel 2017 con un tasso occupazionale del 68,8%, a fronte del dato di tutta la Regione che registra un tasso del 62,9%, e un assestamento del 7% con cui si ricuce la differenza con la componente maschile.
DONNE PROTAGONISTE SOLO IN ALCUNI SETTORI - Servizi alla persona, sanità e insegnamento sono i settori in cui il gentil sesso trova spazio sul fronte occupazionale. A dimostrarlo le “procedure di assunzione” riferite al 2017 in provincia di Biella: mentre agricoltura e industria sono al maschile, le donne “comandano” nel commercio e negli altri servizi. Cambia anche il fronte del part time: nel 2017 le procedure di assunzione per le donne sono state il 43% mentre lo stesso dato per gli uomini scende al 24%. Le donne sono presenti maggiormente in categorie più deboli, come soci di cooperativa e lavoratori in mobilità, e nel pubblico impiego, che offre però quasi esclusivamente posti di lavoro a termine.
DONNE “ALLE SPALLE” DEGLI UOMINI - Nel settore industriale (dati a livello provinciale relativi ad aziende con più di 100 addetti) su 100 dirigenti solo 6 sono donne e su 100 quadri solo 11 sono donne. Nel settore dei servizi privati le cose migliorano, anche se si mantiene lo svantaggio femminile: 25 donne su 100 posizioni dirigenziali. Dal totale della popolazione per genere emerge che solo lo 0,2% delle lavoratrici biellesi del settore industriale occupi una posizione dirigenziale, a fronte del 2,4% del segmento maschile degli occupati. Nelle aziende industriali biellesi con più di 100 addetti i dirigenti sono 146. Di questi solo 8 sono donne.
LE IMPRESE FEMMINILI ANELLO DEBOLE - Il numero delle imprese femminili a chiusura del 2016 in provincia di Biella è di 3.743 unità (nel 2013 erano 4.455). Si tratta di imprese piccole con bassi fatturati, caratteristiche che disegnano ancora una volta un'occupazione femminile debole, in secondo piano rispetto alla presenza maschile.