ATTUALITÀ - 22 dicembre 2017, 07:10

Più sistema e meno campanilismi, Confindustria Biellese si unisce a Torino, Asti e Canavese

Carlo Piacenza

Carlo Piacenza

"Mantenere e sviluppare il valore della rappresentanza e il legame con le imprese conservandone la declinazione territoriale, costruire un’”identità “ di area industriale vasta, più ampia, ma con un comune sentire, utile a orientare le scelte di politica industriale regionali e nazionali, garantire un elevato livello di servizio ai nostri Associati: questi sono i nostri obiettivi. Sono obiettivi molto sfidanti e certamente non tutti perseguibili nel breve periodo anche perché presuppongono, da parte di tutti noi, indipendentemente dalla “dimensione” di partenza, la capacità di immaginare e realizzare un soggetto attivo e riconosciuto completamente nuovo”. Carlo Piacenza, presidente dell'Unione Industriale Biellese, commenta soddisfatto l'accordo che porterà all'aggregazione, già preannunciata da Newsbiella nei giorni scorsi, della Confindustria locale con quelle di Torino, Asti e del Canavese. 

Tutto nasce dalla riforma Pesenti che prevede la creazione di alleanze tra le sedi locali della principale associazione di industriali italiani. Unire le esperienze e le professionalità dovrà servire ad evolvere una piattaforma di crescita per le imprese. Abbandonare campanilismi e immobilismo per formare un nuovo soggetto giuridico di rappresentanza frutto di una Newco che, attraverso una strategia inclusiva, avrà tra gli obiettivi principali quello di generare maggiore rappresentanza, maggiore identità associativa, quindi più peso economico, sociale e politico, maggiore competitività nei servizi proposti, maggiore efficienza e “care” nei confronti degli associati. 

Ad oggi il numero delle organizzazioni di rappresentanza è passato da 100 a 73. Con la nuova identità l’Area Vasta, frutto dell’integrazione di quattro territori storicamente punto di riferimento della manifattura Made in Italy come Torino, Asti, Biella e Canavese, rappresenterà 3000 imprese associate per un totale che supera i 143 mila addetti. 

l.l.

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