CULTURA E SPETTACOLI - 29 novembre 2017, 08:40

Al via la mostra personale di Daniele Basso alla Galleria Ferrero d’Ivrea FOTOGALLERY

In mostra le diverse stagioni creative dell’Artista

Daniele Basso

Daniele Basso

Inaugura giovedì 30 novembre la prima personale dell’artista biellese Daniele Basso nei suggestivi spazi di Galleria Ferrero ad Ivrea, città celebre nel mondo per la forte carica culturale e innovativa espressa da Adriano Olivetti. La galleria d'arte contemporanea di Chiara e Massimo Ferrero attiva in Italia e all'estero, con particolare attenzione alla scena newyorkese, dal 2011 è al secondo piano dello storico edificio di Villa Nesi, dove passato e futuro si fondono nell'ardito e visionario progetto di restauro che ha reso contemporaneo l'edificio.

A cura di Ermanno Tedeschi l’esposizione, distribuita nei diversi ambienti della galleria, conta più di 30 pezzi e propone ai visitatori la visione dell'artista attraverso le opere ed i temi più evocativi. Anno 1975, Daniele Basso, laureato in economia (Italia e in USA), in Design con tesi esposta al Carrousel du Louvre (Parigi), e in Comunicazione a Milano, ha lavorato per anni a Parigi e New York mantenendo viva la tensione per l'arte. Con all’attivo  mostre in Italia (Milano, Napoli, Torino, Roma, Città del Vaticano e Biennale di Venezia) e all'estero (Dubai, San Pietroburgo, New York), per enti pubblici e musei (GAM Roma e Museo della scrittura Torino) come per privati (Coca-Cola, Ski World Cup), Daniele Basso è un comunicatore: racconta per immagini. Palese è la sua volontà di portare chi guarda dentro ad un messaggio e indurlo attraverso le emozioni dell'arte a riflettere.

Noto per le opere in acciaio, materiale virtualmente eterno, lavora anche il bronzo bianco lucidato a specchio, ed è proprio "nello specchiarsi, gesto ancestrale a cavallo tra privato e pubblico ed espressione primordiale di autocoscienza alla base dell'Umanità stessa" - racconta Basso -  "che il mio lavoro arte assume una dimensione universale, trasformandoci emotivamente e concretamente nei protagonisti del messaggio che le sculture esprimono, e confermando lo straordinario potere di comunicazione dell'Arte".

Nelle piegature delle opere, "nel concetto di spigolo, limite dove la materia si piega e prende un'altra direzione" - prosegue Basso -  "si manifesta la metafora del cambiamento, sia esso fisico o mentale, unica vera costante della vita! Cambiamento che è movimento ed energia... Metafora della storia dell'Uomo e delle nostre storie personali, quotidianamente attraversate da decisioni, fatti ed emozioni che ci condizionano e ci rendono unici". Una visione dell'Uomo come somma e insieme di spigoli "che formano mille superfici come mille sono le facce della realtà, che ci appare unica ma è multipla, come la verità". In mostra alla Galleria Ferrero di Ivrea particolare attenzione meritano: il "progetto Vertical Reflection" nato nel 2015 con una mostra personale a NYC Chelsea, e che indaga metaforicamente il ciclo di crescita spirituale dell'uomo; le opere "Gabriel" e "Boogyeman" che contrappongono la "tensione spirituale al bene" con la più materiale "paura che tende a governare le nostre esistenze"; le opere "Plis De La Vie", "Maternità" e "Bimbo" in un ciclo che passa dalla bellezza femminile alla grandezza della maternità per finire con la gioia di stupirsi come un bimbo; la scultura "Aureo Jr", un rarissimo uccello pennino, già simbolo del Museo del Segno e della Scrittura di Torino, come metafora assoluta della libertà di espressione.

In riferimento alla mostra lo stesso artista chiude il catalogo (distribuito in galleria) con questa dichiarazione: "Per la prima mostra personale alla Galleria Ferrero nella vicina Ivrea, ho immaginato una passeggiata tra le diverse stagioni creative della mia carriera. Un percorso costruito attorno alle superfici specchiati che dal primo progetto Web Icon hanno progressivamente acquisito tridimensionalità attraverso l'esperienza di Milano, Roma, San Pietroburgo, Dubai, Atlanta, e New York, fino al progetto Vertical Reflection in mostra anche a Venezia in contemporanea alla 57° Biennale Internazionale d'Arte. Un percorso anche scultoreo con le tecniche esclusive dell'acciaio saldato e lucidato a mano, e quelle più note della fusione in bronzo bianco a cera persa. Un itinerario scandito da emozioni e riflessioni sulla vita ed il suo significato, alla ricerca di simboli in cui riconoscersi, per sognare ed emozionarsi per un futuro migliore".  

Daniela Fresc

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