CULTURA E SPETTACOLI - 15 ottobre 2017, 07:40

“Out”, una fiaba di formazione raccontata con suoni e ombre

“Out”, una fiaba di formazione raccontata con suoni e ombre

L’atteso evento di ottobre nella sede di Teatrando è lo spettacolo della notte di Halloween e la compagnia è quindi al lavoro sulla IX edizione di “TeatrandHalloween”, ma prima in via Ogliaro a Biella proporrà un appuntamento speciale in collaborazione con PaceFuturo. Martedì 17 ottobre alle 21 nello Spazio Teatrando la compagnia romana Unterwasser presenterà infatti “Out”, uno spettacolo di teatro di figura che ha vinto diversi riconoscimenti.

Di passaggio in Piemonte, tra una data e l’altra del loro spettacolo, le attrici della compagnia romana Unterwasser saranno ospiti a Villa Piazzo a Pettinengo dagli amici di PaceFuturo. Si sono quindi rese disponibili per proporre una replica del lavoro e, grazie alla collaborazione ormai consolidata tra Teatrando e PaceFuturo, si è deciso di ospitare la rappresentazione martedì 17 ottobre alle 21 nello Spazio Teatrando in via Ogliaro a Biella.

Spettacolo di teatro di figura, che si avvale di luci, ombre, sagome, marionette, fili e musica, “Out” è un’opera poetica per adulti, ma che può essere vista anche dai bambini (dai 6 anni in su). L’intreccio, ideato e interpretato da Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio, si presenta come una fiaba di formazione, un viaggio iniziatico che conduce lo spettatore fuori dalla casa, metafora delle certezze, per metterlo in relazione con il mondo e con i suoi inevitabili contrasti. Lavoro visuale e multidisciplinare, costruito interamente in modo artigianale, trae ispirazione, per quanto riguarda la sua componente estetica, da artisti come Mondrian, Calder, Rotkho, Folon, Steinberg ed Escher.

Nel 2016 si è aggiudicato l’Eolo Award come “Miglior spettacolo di teatro di figura” e già in precedenza aveva ottenuto importanti riconoscimenti come la “Menzione d’onore” al Festival Festebà 2015. La compagnia “Unterwasser” (sott’acqua) è un bacino di ricerca teatrale dove si indagano le potenzialità poetiche, evocative e comunicative del teatro di figura. Sott’acqua è il fondale, con le sue meraviglie nascoste che creano stupore. Le tre artiste lavorano per condividere l’esperienza dell’incantamento, attraverso la ricerca di un’estetica raffinata, frutto di un accurato studio sui materiali e sulle tecniche. Quel fondale è anche oscuro, profondo, denso come i temi che i loro spettacoli portano alla luce.

“Sott’acqua la voce non ha lingua – spiegano – le parole diventano suono e i significati si colgono con gli occhi. Ricerchiamo un teatro visuale, universale, silente. Sott’acqua è l’onirico, il mondo del simbolo, il mito, l’utopia. Per attingervi occorre infrangere lo specchio della superficie e immergersi”. Lo spettacolo, della durata di un’ora, sarà proposto “a cappello”, ovvero con offerta libera.
Per informazioni: 333/5283350.

c.s. Ars Teatrando - bi.me.

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