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POLITICA | 18 settembre 2017, 17:06

Nuccio: "Il diritto alla salute non può essere dei ricchi"

Nuccio: "Il diritto alla salute non può essere dei ricchi"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Renato Nuccio, della segreteria regionale del Partito Rifondazione Comunista:

"Primo semestre 2017, aumentano i morti e gli infortuni: +5,2% morti, +1,3% infortuni sul lavoro. Nel frattempo, dopo aver cancellato diritti storici, introdotto i nuovi voucher, cancellato la dignità dei lavoratori, la Ministra Madia e il presidente dell’INPS introducono nuove norme per il controllo dei lavoratori pubblici e privati: tutti in casa per 7 ore al giorno, indipendentemente dalle patologie, più controlli al giorno a casa da  parte dei medici. Scomparsa la parola Sicurezza sui luoghi di lavoro, anziché controllare chi è in malattia gli interventi di controllo e Prevenzione dovrebbero concentrarsi sui luoghi di lavoro.

Prevenzione, scelta centrale nella Legge di Riforma Sanitaria 833 del 1978. Sembra una vetusta legge, in realtà ha tutta la sua validità a fronte di una situazione   sempre più grave rispetto alle condizioni di lavoro in cui operano i lavoratori. Nessuno si indigna per i morti, gli invalidi, i feriti le malattie professionali dovute ad ambienti nocivi che producono centinaia di migliaia di morti dirette e indirette tra i quali bambini che muoiono di tumore. Amianto, Ilva solo per citarne alcuni.  

Spesso, giornali a titoli cubitali denunciano, in particolare in estate i problemi drammatici della Sanità. Le scelte politiche devastanti neoliberiste portate avanti in questi anni dai Governi consolidate dal Governo, Renzi e oggi dal Gentiloni, con l’obbiettivo privatizzazione, tagli chiusura di servizi territoriali, più di 1800 mila posti letto cancellati, in questi anni, chiusura di Ospedali, blocco delle assunzioni con  evidenti ricadute sull’assistenza erogata. Non solo in estate ma durante tutto l’anno i Pronto Soccorso sono la trincea della Sanità, quello spesso con poco personale, spazi angusti, e per la mancanza posti letto barelle nei corridoi, non è una fatalità, ma una scelte di risparmio sulla pelle degli ammalati scaricare la riduzione di prestazioni e interventi chirurgici sui lavoratori della Sanità è sbagliato e ingiusto.

Ci sono gravissime scelte politiche intollerabili che producono diseguaglianze intollerabili, sono 11 milioni gli Italiani che nel 2016 erano 3 milioni nel 2012, che hanno dovuto rinviare o rinunciare prestazioni sanitarie a causa di difficoltà economiche non riuscendo a pagare di tasca propria le prestazioni per il 45% degli italiani la qualità del servizio sanitario della propria regione è peggiorato cosi lo pensa il 39% residente al nord ovest, 34,5% Nord Est, solo per il 13,5 % e migliorata nel Sud il SSN è considerato inadeguato per  il 64,6 della popolazione. Mentre si chiudono posti letto pubblici, la Ministra della Sanità Lorenzin eroga soldi alle Case di Cura private sono 53mila i posti letto 45mila gli accreditamenti. Dove sono i medici di base che dovrebbero garantire assistenza nelle 24 ore, con quale personale, apparecchiature tecnologiche, ecc. che dovrebbero  ridurre gli accessi ai Pronto Soccorso. Quante CASE della SALUTE, filtro per i ricoveri Ospedalieri, sono in funzione, dove sono finiti i Distretti Socio Sanitari.

Come è possibile che si riducano le autoambulanze medicalizzate mentre si attiva  un  nuovo numero di emergenza, il 112 che dimostra inadeguatezza e crea problemi di immediato intervento,  le scelte sono di affidare ai privati i servizi di emergenza sanitaria. Non sono le ferie del personale peraltro un diritto  ma le scelte dei bilanci in pareggi o tagli ai finanziamenti sulla pelle degli ammalati e del personale, salvo aumentare gli stipendi spudoratamente ai Direttori Generali, come ha fatto non ultimo il governatore della Campania DE LUCA  Direttori e dirigenti a alto livelloi che possono  parlare, per magnificare le qualità dei servizi sanitari delle ASL,  mentre ai lavoratori della sanità e del pubblico impiego è vietato esprimere opinioni e critiche ai servizi nell’ambito dei   luoghi di lavoro  pena provvedimenti disciplinari e denuncie.

La Costituzione non si cancella nei luoghi di lavoro, art. 21 tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto. Il diritto alla salute previsto dalla Costituzione e calpestato dagli intrecci Politica, mafia ‘ndrangheta corruzione appalti truccati ultimi fatti, Ospedale di Caserta, miliardi di euro sottratti alla sanità. In questo contesto succedono fatti  gravissimi pubblicati sui giornali locali, ad esempio, a Biella, dove un uomo che doveva sottoporsi ad une esame plisonnogramma il 10 Agosto us , veniva prenotato con il Servizio Sanitario Nazionale per il 2 Ottobre 2018, a pagamento Euro 2OO, il giorno dopo. Per questi intollerabili diseguaglianze le prestazioni a pagamento in ospedale devono essere abolite. Mentre si continua la corsa alla privatizzazione la giunta Regionale del Piemonte, privatizza le IPAB, incurante  della forte opposizione delle associazioni che seguono i problemi socio assistenziali.

Il Governo non intende recedere da mandare in pensione uomini e donne a 67anni e sei mesi, un modo per aumentare la fatica di persone che  dopo anni di lavoro devono continuare ad alzasi alle 6  del mattino, lavorare di notte  e se si ammalano vengono controllati per 7 ore al giorno vergogna. Non ci sono più spazi per tentennamenti occorre da subito, una forza popolare,. la costruzione di un soggetto unitario della sinistra antiliberista,  alternativo al PD, Fermare le privatizzazioni rendere esigibili i diritti, lottare per la difesa della sanità  della scuola dei servizi  dell’ambiente, significa attuare la Costituzione".

c.s. Renato Nuccio - bi.me.

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