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POLITICA | 31 agosto 2017, 07:10

Biella: Taglio alberi al Vandorno, Rinaldi (M5S): "Operazione scandalosa"

Il consigliere comunale del M5S, Giovanni Rinaldi

Il consigliere comunale del M5S, Giovanni Rinaldi

Riceviamo e pubblichiamo.

La vicenda della "riqualificazione" teorizzata dall'Amministrazione comunale di Biella e dalla Parrocchia del Vandorno, messa in luce da Legambiente e Daniele Gamba, sempre presenti e attenti alle tematiche ambientali, non può che lasciare senza parole i cittadini.

Partiamo da una premessa. Il Regolamento Comunale sul verde pubblico prescrive all'art. 9 comma 8: "Il Comune si impegna ad evitare l'abbattimento di alberi a meno che non sia assolutamente necessario, cioè nel caso in cui si manifestino evidenti rischi per l'incolumità pubblica (piante gravemente danneggiate, con gravi patologie o compromesse nella loro stabilità); sia evidente che la pianta è morta; oppure al fine di consentire la realizzazione ovvero la tutela di una opera pubblica. In questi casi, si predisporrà, ove compatibile con la conformazione dei luoghi, il rinnovamento del patrimonio arboreo, secondo i criteri di cui all'art. 8".

Ciò detto andiamo con ordine: in data 15 aprile 2016, con Prot. n. 22855 del 6/5/2016, Don Guerrino Pasquin, in qualità di Parroco pro-tempore della Parrocchia di Sant'Antonio Abate in località Vandorno, propone al Comune di Biella la riqualificazione del viale che conduce al cimitero attraverso il rifacimento dei filari alberati dimoranti ai lati del medesimo. L'Amministrazione, in ossequio alla pretesa della parrocchia, stipula una convenzione per la concessione in uso pubblico della durata di anni nove (solo nove anni!) di area di proprietà parrocchiale in località Vandorno da adibire a parco giochi e giardino pubblico, dell'estensione di circa 2300 mq, avviandone quindi la ristrutturazione per la realizzazione di una nuova area giochi, con percorso pedonale di accesso, panchine, cestini e steccato di delimitazione, e seguendone conseguentemente anche la manutenzione annuale! La Parrocchia di Sant'Antonio Abate, in accordo con l'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, ha assunto invece, a proprio carico, l'onere per l'abbattimento di tutti gli alberi.

Tralasciando il dubbio gusto di un parco giochi accanto ad un cimitero, la Delibera del comune (82 del13.03.2017) parla espressamente di 20 ALBERI! Nei giorni scorsi in esecuzione dell'atto e degli accordi vengono abbattuti tutti gli alberi del viale di fronte al cimitero. In realtà sembrerebbero circa 45 alberi di prima grandezza messi a dimora nel dopoguerra! Una operazione scandalosa ed irregolare se venisse confermato che il numero degli alberi abbattuti fosse veramente superiore a quello autorizzato.

Un'operazione che vede l'Amministrazione comunale di Biella responsabile 2 volte!

La prima per aver autorizzato il taglio di 20 alberi anziché tutelare il patrimonio paesaggistico. Un taglio che non era giustificato da nessuna questione di sicurezza ma solamente per una mera questione di "riqualificazione del viale"?!

Se leggiamo che la stessa delibera riporta "che è intenzione dell'Amministrazione aderire alla proposta di riqualificazione del viale del cimitero in ragione dell'evidente valore urbanistico e paesaggistico assunto nel tempo dal medesimo", appare sotto gli occhi di tutti il crescendo rossiniano di incredibili contraddizioni. Ma non si poteva pensare ad una riqualificazione mantenendo in vita lo splendido viale alberato e rispettare il regolamento?

La seconda responsabilità riguarda la verifica degli alberi abbattuti! Il Comune ha verificato effettivamente la zona e il numero di alberi tagliati? Certo che se gli alberi abbattuti risulteranno il doppio di quelli autorizzati qualcuno dovrà intervenire. Noi per mero scrupolo visto che già vi è sfuggito l’articolo 9 vi riportiamo i due seguenti articoli Art. 20 - Ordinanze di esecuzione del regolamento "l'Autorità comunale esercita la vigilanza organizzando le forme di controllo ritenute più efficienti. Ove occorra, il rispetto e l'applicazione del presente regolamento sono assicurati mediante il potere di coercizione, esercitato attraverso apposite motivate ordinanze. In tutti i casi in cui sia constatata un'azione od omissione in violazione delle norme del presente regolamento, il Dirigente, indipendentemente dall'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria, può ordinare al responsabile dell'infrazione o dell'omissione di uniformarsi alle disposizioni regolamentari, prescrivendo a tal fine un termine perentorio. In particolare, nel caso di abbattimento di alberature non preventivamente autorizzato, ovvero di avvenute potature difformi alle prescrizioni del presente regolamento, ovvero di constatati danneggiamenti, il Dirigente può ordinare il reimpianto in sito o in altro luogo indicato dall'Amministrazione in relazione all'entità della violazione".

Art. 21 Sanzioni "La violazione delle norme e delle prescrizioni del presente regolamento è punita con le sanzioni amministrative pecuniarie da Euro 25,00 a Euro 500,00 come previsto dall’art.7 bis del T.U.E.L. D.Lgs 18.8.2000 n.267 s.m.i., secondo le modalità della Legge 24.11.1981 n.689".

Così per ricordarvelo! Magari da domani a fare le foto in giro provveda tutta la giunta invece che solo il Sindaco!

Giovanni Rinaldi (M5S)

red.v.

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