ECONOMIA - 11 agosto 2017, 15:14

Primo semestre positivo per Gruppo Banca Sella: utile per 40,6 milioni di euro

Crescono utile e impieghi, migliora la qualità del credito

Primo semestre positivo per Gruppo Banca Sella: utile per 40,6 milioni di euro

Primo semestre positivo per il Gruppo Banca Sella, che ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2017 con un utile netto di 40,6 milioni di euro, con un ulteriore miglioramento della qualità del credito e con una crescita della raccolta e degli impieghi. Utile netto Sul risultato del primo semestre hanno inciso alcune componenti straordinarie tra cui, con impatto positivo la cessione della partecipazione in Compagnie Financière Martin Maurel e con impatto negativo le svalutazioni delle contribuzioni e degli impegni al Fondo Atlante e allo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi, senza considerare le quali l’utile netto sarebbe stato pari a 21,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 13,3 milioni di euro del primo semestre dell’anno precedente a perimetro confrontabile (considerando le componenti straordinarie derivanti dall’acquisizione di Visa Europe, di cui Banca Sella era azionista, da parte di Visa Inc, di cui Banca Sella è ora azionista, e dalla cessione della compagnia assicurativa Cba Vita ad Hdi Assicurazioni, l’utile netto del primo semestre 2016 era stato pari a 75,2 milioni di euro).  

Solidità
Nel corso del primo semestre del 2017, inoltre, il Gruppo Banca Sella ha confermato la propria solida posizione patrimoniale, ampiamente superiore alle soglie minime richieste. Il Cet1 del Gruppo è risultato pari al 12,09% (era 11,96% al 31 marzo 2017), rispetto alla soglia del 6% assegnata nell’ambito del processo di revisione prudenziale SREP, e il Total Capital Ratio al 13,53% (era 13,53% al 31 marzo 2017), anche in questo caso superiore alla soglia assegnata del 9,75%. In particolare, tra le società del Gruppo, Banca Sella ha registrato un Cet 1 del 15,52% (era al 15,27% al 31 marzo 2017) e un Total Capital Ratio al 18,49% (era 18,49% al 31 marzo 2017) e Banca Patrimoni Sella & C. un Cet1 del 15,06% (era 15,79% al 31 marzo 2017) e un Total Capital Ratio al 15,06% (era 15,82% al 31 marzo 2017). Particolarmente positivi gli indicatori relativi alla liquidità del Gruppo: l'indice LCR è pari a 187,2% (il limite minimo è 60% e dal 2018 salirà a 100%), mentre l'indice NSFR è pari a 129,4% (in vigore dal 2018 quando dovrà essere rispettato il limite minimo pari a 100%). Raccolta In crescita la raccolta. La raccolta globale al valore di mercato comprensiva dei Pct è cresciuta di 1,2 miliardi di euro, attestandosi a 34,4 miliardi di euro (+3,7%) a testimonianza della fiducia dei clienti. La raccolta diretta comprensiva dei Pct è in leggera crescita, attestandosi a 11,1 miliardi di euro (+0,8%).  

Credito
L’impegno e le numerose iniziative del Gruppo in favore del credito a imprese e famiglie dei territori in cui è presente hanno portato ad un ulteriore crescita degli impieghi che sono aumentati del 5%, attestandosi a 8,3 miliardi di euro rispetto ai 7,9 miliardi di euro a fine 2016. È proseguito inoltre il processo di miglioramento della qualità del credito, anche grazie al miglior andamento dell’economia. Le rettifiche di valore nette, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono diminuite del 31,3%; il rapporto su base annua tra rettifiche e totale degli impieghi al netto dei Pct è sceso allo 0,6%. Il tasso di copertura dei crediti deteriorati è sceso al 48% rispetto al 51,1% di fine 2016, mentre il tasso di copertura sulle sole sofferenze è sceso al 58,5% rispetto al 61,7% di fine 2016. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale degli impieghi netti è pari al 6,8% in miglioramento rispetto al 7,5% di fine 2016 e quindi migliore rispetto alla media del settore che al 31 dicembre 2016 era pari a 9,4% (ultimo dato disponibile). La leggera discesa dei tassi di copertura e il miglioramento del rapporto tra crediti deteriorati netti e totale degli impieghi netti e dell’Npl ratio sono dovuti principalmente ad alcune cessioni di crediti allocati in sofferenza, con una bassa previsione di recupero e quindi con adeguato grado di copertura, effettuate nel corso del primo semestre da alcune società del Gruppo, operazioni che hanno ulteriormente migliorato la qualità del portafoglio crediti. La cessione di crediti in sofferenza ha inciso positivamente anche sull’indice Texas Ratio del Gruppo, che è ulteriormente migliorato attestandosi al 68,4%, ed è tra i migliori del settore bancario italiano.  

Ricavi e margini
Positivo l’andamento dei ricavi netti da servizi che crescono del 12,6% (149,4 milioni di euro contro i 132,6 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente) grazie anche ai risultati positivi ottenuti nei principali settori di business del Gruppo, tra cui l’attività di banca commerciale, il risparmio gestito, i sistemi di pagamento, il private banking e l’attività finanziaria. Quest’ultima ha inciso positivamente anche sul margine di intermediazione che è cresciuto del 6,7% (271,6 milioni di euro contro i 254,5 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente), mentre il margine di interesse è rimasto stabile a 122,2 milioni di euro (+0,3%, erano 121,9 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente). I costi operativi sono saliti del 5%, anche per effetto dei contributi straordinari ai fondi di risoluzione.  

Positivo il bilancio di Banca Sella
Approvato anche il bilancio di Banca Sella, che ha chiuso il semestre con un utile netto di 11,3 milioni di euro. Sul risultato del primo semestre hanno inciso alcune componenti straordinarie, tra cui le svalutazioni delle contribuzioni e degli impegni al Fondo Atlante e allo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi, senza considerare le quali l’utile netto sarebbe stato pari a 15,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 13,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente a perimetro confrontabile (considerando la componente straordinaria derivante dall’acquisizione di Visa Europe, di cui Banca Sella era azionista, da parte di Visa Inc, di cui Banca Sella è ora azionista, l’utile netto del primo semestre 2016 era stato pari a 57,7 milioni di euro). Confermato anche l’elevato livello di solidità patrimoniale: il Cet1 è pari al 15,52% e il Total Capital Ratio è pari al 18,49%. Particolarmente positivi gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 225,4% (il limite minimo è 80% e dal 2018 salirà a 100%), mentre l'indice NSFR è pari a 158,2% (in vigore dal 2018 quando dovrà essere rispettato il limite minimo pari a 100%). Banca Sella ha proseguito gli investimenti, in particolare in innovazione e fintech, e ha lanciato in questi mesi la prima “open banking platform” in Italia e tra le prime a livello internazionale tramite le Api (Application Programming Interface), grazie alle quali ha aperto la propria infrastruttura tecnologica e informativa a imprese e startup. Tale iniziativa anticipa la direttiva europea sui pagamenti Psd2 che entrerà in vigore a gennaio 2018. La raccolta globale al valore di mercato è stata di 25,2 miliardi di euro (+1,3%) contro i 24,9 miliardi di euro a fine 2016; la raccolta indiretta è aumentata di 328,5 milioni di euro toccando quota 15,5 miliardi di euro (+2,2%), mentre la raccolta diretta è stabile a 9,7 miliardi di euro. Il numero dei clienti è aumentato. Gli impieghi sono stabili a quota 7 miliardi di euro (-0,1%) ed è ulteriormente migliorata la qualità del credito: le rettifiche di valore nette sono diminuite del 14,4%, scendendo a 19,9 milioni di euro dai 23,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente; il rapporto su base annua tra le rettifiche e il totale degli impieghi al netto dei Pct è sceso allo 0,6%. Il tasso di copertura dei crediti deteriorati è sceso al 47,2% rispetto al 50,1% di fine 2016, e il tasso di copertura sulle sole sofferenze è sceso al 57% rispetto al 60,4% di fine 2016, entrambe in conseguenza ad un’operazione di cessione dei crediti in sofferenza. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale impieghi netti è migliorato scendendo al 6,8% rispetto al 7,5% a fine 2016 quindi migliore rispetto alla media del settore che al 31 dicembre 2016 era pari a 9,4% (ultimo dato disponibile). L’indice Texas Ratio di Banca Sella è tra i migliori del settore bancario italiano, pari al 77,2%. I ricavi netti da servizi sono aumentati del 7%, (103,9 milioni di euro contro i 97,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente). Il margine di intermediazione è aumentato del 2,2% (178,9 milioni di euro contro i 175,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente); il margine di interesse si è ridotto del 3,8% (75 milioni di euro contro i 78 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente), principalmente a causa dello scenario di generale riduzione dei tassi di mercato.    

c. s.

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