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CULTURA E SPETTACOLI | 10 luglio 2017, 11:36

Oropa: Visite guidate al Monumentale, al Santuario e agli Appartamenti dei Savoia

Oropa: Visite guidate al Monumentale, al Santuario e agli Appartamenti dei Savoia

Sabato prossimo, 15 luglio, nell'ambito della rassegna "Estate a Oropa", si terrà la visita guidata al Cimitero Monumentale del Santuario. Il Cimitero di Oropa, situato accanto al percorso devozionale del Sacro Monte, è interessante per i suoi molteplici aspetti scultorei, architettonici, storici e affettivi.

Costituito da un campo aperto delimitato da un porticato e dal soprastante bosco, ricorda l'assai più grande cimitero di Genova: non per nulla quello di Oropa è stato definito "la piccola Staglieno". Inaugurato nel 1877 su progetto dell'ingegner Camusso, il cimitero di Oropa presenta motivi di interesse sia per i personaggi ivi sepolti, sia per le opere di scultura, pittura e architettura che contiene. Qui riposano lo statista Quintino Sella, tre vescovi fra cui monsignor Giovanni Pietro Losana - il più famoso e benemerito fra coloro che ressero la diocesi di Biella - nonché prestigiosi imprenditori (da Oreste Rivetti a Riccardo Gualino), uomini politici, combattenti (come la Medaglia d'Oro Costantino Crosa), artisti (fra cui va annoverato il grande fotografo Vittorio Sella), scienziati e nobili biellesi.

Il cimitero di Oropa ci permette di seguire l'evoluzione della scultura italiana degli ultimi 130 anni: fra le notevoli opere di scultura si segnalano in primo luogo quelle del casalese Leonardo Bistolfi, capofila del Simbolismo italiano (tombe Canepa e Serralunga), e del lombardo Odoardo Tabacchi: due nomi di statura europea. Numerose le opere di artisti piemontesi e dei maggiori scultori biellesi: Giuseppe Bottinelli, Massimino Perino, Sebastiano Caneparo e Stefano Vigna. In campo architettonico, oltre al porticato semicircolare progettato dal Camusso, si osservano la piramide di sienite che contiene le spoglie di Quintino Sella, progettata da Carlo Maggia; la circolare edicola Gualino, dovuta allo scultore Pietro Canonica; la bramantesca edicola Ferrua, anch'essa circolare.

Ultimo, ma non trascurabile, motivo di interesse che il cimitero di Oropa presenta sono le epigrafi. Soprattutto le lapidi ottocentesche e quelle del primo Novecento ne sono ricche: esse raccontano al visitatore innumerevoli storie, a volte drammatiche (come per chi cadde sulle soprastanti montagne o per chi combatté) e a volte quiete (come per chi lavorò come apprezzato cameriere fin quando passò a miglior vita), e permettono anch'esse di gettare uno sguardo sulle abitudini e sulle idee di società che ci paiono oggi lontanissime.

Domenica 16 luglio, invece, sempre nell'ambito della rassegna "Estate a Oropa", ci sarà un'altra visita guidata, questa volta al complesso monumentale del Santuario, al Tesoro e agli Appartamenti Reali dei Savoia.

Testimone delle memorie storiche più preziose, il Museo dei Tesori conserva nelle sue quattro sale gli ori, i gioielli, i paramenti liturgici e i documenti che hanno scandito nei secoli la storia del Santuario: reperti archeologici risalenti al II secolo a.C. , la pala del pittore Bernardino Lanino (1522), i progetti degli architetti Arduzzi, Gallo, Juvarra e Galletti, i capi più prestigiosi del guardaroba liturgico del Santuario donati dai sovrani sabaudi o da famiglie nobili, fino ai gioielli che hanno adornato la statua in occasione delle incoronazioni centenarie che si sono susseguite a cominciare dal 1620: la tiara a due ordini, l'aureola di stelle, la pettorina, il nodo d'amore e il pendente realizzati in oro, diamanti e pietre preziose.

La visita prosegue poi all'interno degli Appartamenti Reali dei Savoia, che risalgono alla prima metà del secolo XVIII. Percorso di visita: Basilica Antica, Chiostro seicentesco, primo e secondo piazzale, Porta Regia, galleria degli ex-voto, Museo dei Tesori e Appartamenti Reali dei Savoia.

red.v.

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