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ATTUALITÀ | 01 maggio 2017, 15:00

Da Zegna Baruffa alla Stella al Merito del Lavoro passando per il mondo, la storia di Renato Costella FOTOGALLERY

Newsbiella celebra la Festa dei lavoratori raccontando la storia del responsabile del settore tecnico della Zegna Baruffa, ora in pensione, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dopo tanti anni trascorsi in azienda, e all'estero, per esportare il "Made in Biella"

Da Zegna Baruffa alla Stella al Merito del Lavoro passando per il mondo, la storia di Renato Costella FOTOGALLERY

Per quattordici anni ha lavorato nel settore tecnico della Zegna Baruffa, diventandone il responsabile. Poi ha iniziato ad affrontare il mercato estero nel ruolo di dirigente commerciale, girando il mondo e "portando" il marchio dell'azienda biellese in vari paesi. Un'evoluzione di cui si è occupato in prima persona perchè, come dice, "lavoro ha significato impegno ed entusiasmo". Renato Costella è uno degli insigniti della Stella al Merito del Lavoro che riceverà oggi, 1 maggio, a Torino. L'ambita e prestigiosa onorificenza, consegnata per meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale dei lavoratori dipendenti da imprese pubbliche o private, è destinata a cittadini italiani che abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di 25 anni alle dipendenze della stessa azienda o di aziende diverse. 

Renato Costella, da buon perito tessile, ha cominciato a lavorare alla Zegna Baruffa a Valle Mosso. Era il 1968, nel bel mezzo della crescita di un Biellese affamato di successo e ricco di occupazione. "Ho viaggiato in molti paesi, dagli Stati Uniti all'Australia passando per Corea, Cina e Giappone in cui sono stato più di cento volte - spiega con orgoglio a Newsbiella - seguendo l'evoluzione del mercato e proponendo il prodotto migliore possibile. Le trasferte mi hanno permesso di coltivare rapporti con molte persone collegate e non al nostro lavoro, di conoscerne usi e costumi nonchè di sfogare la mia curiosità nel vedere posti nuovi. Esperienze che non si possono imparare soltanto sui libri. Negli ultimi anni ho offerto la mia consulenza all'azienda e, dopo 37 anni di impiego, sono in pensione da dieci".

Nonostante le numerose trasferte, Renato Costella ha sempre vissuto a Biella. A 68 anni è giunto il riconoscimento che non si aspettava: "Credo di aver ricevuto la Stella per l'integrità morale, la volontà e l'impegno profuso negli anni. Se non metti impegno ed entusiasmo nel lavoro diventa tutto più difficile. Vedo molte persone che hanno perso la spinta, quell' 'aggressività' che bisogna avere per raggiungere un obiettivo". I biellesi, nel mondo, sono conosciuti per l'alta qualità dei tessuti e dei filati: "Una volta vi era una grande produzione, anche di massa, oggi è molto più difficile competere con diversi paesi. Sostenere il made in Italy è importante anche se ormai si guarda di più al prezzo che all'eccellenza". 

"Vado fiero del fatto che ho visto nascere prodotti di base - spiega - che avevamo studiato e che oggi sono considerati leaders di mercato. Ho avuto la fortuna di lavorare nel periodo in cui la crescita e la domanda erano al massimo delle potenzialità e lo sviluppo di una delle prime filature biellesi mi ha riempito di orgoglio". E il Biellese del futuro?: "Dipende da quello che le aziende riescono a fare in termini di innovazione e di servizio - conclude - stiamo soffrendo per la produzione di base che è sempre più difficile da fare sul nostro territorio. Il futuro è legato alla qualità e alle novità, se si riesce a portare avanti un certo tipo di cambiamenti si avrà ancora spazio altrimenti resta sempre più difficile combattere con costi molto più bassi".

l.l.

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