ECONOMIA - 24 aprile 2017, 07:15

Economia: Alessandro Ciccioni, giovane imprenditore che scommette sul Biellese

Seconda parte dell'intervista realizzata da Newsbiella con il presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, titolare di un'azienda di stampaggio materie plastiche e fondatore con sua moglie dell'azienda vitivinicola "Centovigne" e, da poco più di un anno, del B&B "La carosera". Entrambe le attività, a Castellengo di Cossato, contribuiscono allo sviluppo e alla promozione del nostro territorio

Economia: Alessandro Ciccioni, giovane imprenditore che scommette sul Biellese

Alessandro Ciccioni, come anticipato nella prima parte dell'intervista, è anche un giovane imprenditore che, oltre ad aver ereditato l'azienda paterna, implementandola, ha il grande merito di averne trasferito nel Biellese (a Mottalciata) la sede principale e di aver aperto a Castellengo di Cossato anche un'azienda vitivinicola diretta in loco da sua moglie e un bed and breakfast, anch'esso gestito dalla consorte.

L'azienda di stampaggio è ancora il core business della sua attività imprenditoriale?

Assolutamente, l'azienda di stampaggio materie plastiche è la colonna portante della nostra attività e si sta sviluppando ulteriormente. Abbiamo portato a Mottalciata la governance dell'impresa di famiglia, anche se abbiamo deciso di mantenere lo stabilimento di Milano, e stiamo ragionando sull'acquisizione di un'altra azienda al di fuori del territorio biellese con l'idea di trasferire qui almeno una parte della produzione.

Anche l'attività vitivinicola è in espansione?


L'attività vitivinicola è brillante, le esportazioni sono in crescita e il settore è trainato anche dal fatto di essere diventato molto "cool". Patiamo ovviamente il fatto che ci vogliono capitali enormi per creare la vigna, per produrre le tre annate che bisogna tenere in cantina prima di poter iniziare a commercializzare le bottiglie. La crescita è sicuramente lenta e difficile, ci vuole pazienza. E tanta passione.

Su quali mercati siete riusciti a collocare le vostre etichette?

A livello locale abbiamo un'enoteca esclusivista, poi un distributore Italia con un catalogo orientato sui piccoli produttori. A livello estero abbiamo mercato in California e a New York; in Europa copriamo la Francia e Londra.

Ultimo ma non ultimo, da poco più di un anno c’è anche il B&B.

Il B&B "La carosera" è una piacevole sorpresa. Lo gestisce mia moglie in assoluta autonomia, ha solo 4 camere ma sta lavorando bene, soprattutto nei week end.

Come vede il Biellese nei prossimi anni?

Non riesco a smettere di vedere positivo. Noto un certo interesse da parte di alcune aziende esterne alla provincia, soprattutto da quando il Ministero per lo Sviluppo Economico ha inserito il nostro territorio tra quelli classificati "di crisi non complessa". Per questo motivo la Regione Piemonte ha messo a disposizione dei fondi che incentivano i nuovi insediamenti industriali. Da parte mia, auspico che si concretizzi il progetto dell'outlet diffuso, poi c'è da sciogliere il nodo dell'ex ospedale, ma nonostante questo resto positivo, perché un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando non può che essere superato ritornando alle nostre radici, che devono riemergere e indicarci la strada da percorrere.

Quali sono, secondo lei, le possibili direttrici per superare le grandi difficoltà di questi ultimi anni?

Beh, finalmente i collegamenti sono all'ordine del giorno, la chiave di lettura che può dare il food&beverage è importantissima, e sulla formazione stiamo lavorando molto bene, anche grazie al Premio Biella Letteratura e Industria. Non voglio più sentire alla domanda "di dove sei?", la risposta "sono biellese, purtroppo". Quel "purtroppo" deve sparire dal vocabolario.

Vincenzo Lerro

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