AL DIRETTORE - 12 aprile 2017, 07:20

"A montare in cattedra e dispensare giudizi è leader che ha collezionato serie di sconfitte"

Wilmer Ronzani parla di primarie del Pd e accusa l'ex premier: "Renzi ha uno spazio sulle tv pubbliche e su alcuni giornali che gli altri due candidati si sognano"

"A montare in cattedra e dispensare giudizi è leader che ha collezionato serie di sconfitte"

Riceviamo e pubblichiamo:

"Domenica 9 aprile, si è  svolta a Roma la Convenzione del Pd che, conclusi i Congressi di Circolo, ha aperto la fase che porterà alle Primarie del 30 di Aprile alla quale potranno partecipare tutti. Basterà dichiarare che si è elettori del Pd e versare due euro.

Renzi ha concluso la Convenzione, parlando da Segretario. Gli altri due candidati, Orlando ed Emiliano, quest'ultimo immobilizzato a seguito di un infortunio , paiono rassegnati forse perché  hanno capito di non avere alcuna "chance" di vittoria.

Del resto che la sfida per la leadership del Pd non si sarebbe svolta su un piano di parità era parso evidente sin dalla assemblea renziana del Lingotto, una sorta di Leopolda e/o di Congresso. Di tanto in tanto leggo le prese di posizione di alcuni autorevoli esponenti della mozione Orlando che lamentano questa "disparità", ma avrebbero dubito denunciarla prima. Ormai è troppo tardi. Renzi ha uno spazio sulle tv pubbliche e su alcuni giornali che gli altri due candidati si sognano.

Io non mi stupisco perché il Pd è diventato questo, un partito personale.

Nel suo discorso alla Convenzione Renzi  ha lanciato un avvertimento alle minoranze di Orlando ed Emiliano: finite le Primarie, che lui è sicuro di vincere, non vi sarà più spazio per distinguo e critiche: la ricreazione sarà finita.

Renzi ha ricordato come sotto la sua direzione il Pd abbia finalmente cessato  " di essere il Partito dei Convegni per diventare il Partito delle leggi". Tra coloro che lo hanno applaudito  vi erano alcuni di quegli esponenti del Pd che in passato hanno ricoperto incarichi di governo o di partito con Prodi, Veltroni,  D'Alema, Letta, che in quegli anni ci sono venuti a spiegare la bontà di quelle politiche, mache oggi si atteggiano  come se non avessero sostenuto quelle leadership e quelle scelte. Non faccio nomi perché l'elenco sarebbe noioso e troppo lungo.

Il fatto è che a montare in cattedra e dispensare giudizi è un leader che in questi ultimi tempi ha saputo solo collezionare una serie di sconfitte: alle Regionali in Emilia, alle Amministrative e al referendum. Il risultato del 40% dei voti ottenuto alle europee e ormai solo più un ricordo del passato. Oggi il Pd viene dato attorno al 25/26%, ma anziché parlare di questo e replicare alle critiche dei suoi "competitors" lui con chi se la prende? Con quelli che c'erano prima. 

E' anche questo un modo per rimuovere le colpe e le responsabilità che lo riguardano, per esempio in materia di legge elettorale.

E' Renzi che ha imposto l'approvazione dell'Italicum a colpi di voti di maggioranza e di voti di fiducia; una legge elettorale di cui erano evidenti i profili di incostituzionalità e che la Consulta gli ha demolito.

Oggi Renzi propone di ritornare al Mattarellum, una buona legge che mi onoro di avere votato nel 1993 cioè 24 anni fa' e che fa parte di una di quelle stagioni politiche che il renzismo ha  solo cercato di demolire. Gli ricordo che il Mattarellum fu il risultato di un faticoso lavoro e della ostinata ricerca intesa. Quelle condizioni oggi non esistono, anche per responsabilità del Pdr. Per questo riproporlo è un modo per non far nulla e mantenere bloccata la situazione".

Wilmer Ronzani

Ti potrebbero interessare anche:

SU