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Newsbiella Young | 27 marzo 2017, 10:00

Gioco d’azzardo nel Biellese: Numeri e iniziative mostrate agli incontri dell'IIS Q. Sella

Gioco d’azzardo nel Biellese: Numeri e iniziative mostrate agli incontri dell'IIS Q. Sella

Mercoledì 15 e giovedì 23 marzo si sono tenuti dei particolari incontri all'IIS Q. Sella, incentrati sulla sensibilizzazione dei giovani nel gioco d'azzardo.

Il gioco d'azzardo può sembrare un fenomeno relativamente recente, eppure la sua origine risale a moltissimi anni fa: addirittura durante la Guerra di Troia i Greci, per trascorrere il tempo, giocavano d'azzardo con dei dadi. Proprio da qui deriva la parola "azzardo", dall'arabo az-zahr che significa appunto dado.

Questo "gioco" è diventato sempre più comune col passare del tempo, a tal punto da diventare una vera e propria dipendenza. Sono aumentate sempre di più le persone che hanno iniziato a giocare d'azzardo per tentare la fortuna, oppure per via di depressione, solitudine o noia. Ciò è avvenuto principalmente in Italia, attualmente posizionata al quarto posto nella classifica mondiale dei Paesi con più perdite dovute al gioco, dietro ad USA, Cina e Giappone.

 

Di questo e d’altro hanno parlato la psicologa Elisabetta Cerruti e Rossana Daverio, membro del Serd-servizio dipendenze- durante gli incontri tenutisi in svariate classi. Il colloquio ha riscontrato un discreto successo anche per via della visione di video riguardanti dichiarazioni di ex-giocatori, tra i quali alcuni personaggi famosi come Baldini, Pupo ecc. , che hanno reso l’incontro meno pesante e più scorrevole, contribuendo ad aumentare la partecipazione e l’attenzione dei ragazzi. In particolare è stata esaminata la diffusione del gioco nel territorio biellese: sembra che i giocatori cronici siano circa 800 di cui solo 60-70 si sono rivolti al Serd in cerca di aiuto; per venire incontro agli altri giocatori è stato invece creato il gruppo dei giocatori anonimi.

Inoltre si sono divulgati vari movimenti di sensibilizzazione a Biella come Slotmob, che si propone di ridurre il gioco d’azzardo andando a premiare come consumatori i bar che hanno scelto di rinunciare alle slot machines (e quindi anche ad ingenti entrate economiche) attraverso una colazione o un aperitivo. Un bar che ha aderito a quest’iniziativa è il Bar Freedom: la proprietaria ha motivato la sua scelta sostenendo che “le sembrava di contribuire alla rovina della gente”.

La speranza è che aumenti il numero di iniziative volte a sensibilizzare i giovani, con il compito di renderli consapevoli del grande rischio che il gioco d’azzardo può comportare.

 

Lorenzo e Matteo Garrione 3F LSSA

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