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POLITICA | 23 marzo 2017, 15:12

"I sindaci siano prefetti dei loro territori". Fratelli d'Italia contro l'accoglienza a tutti i costi FOTOGALLERY

"I sindaci siano prefetti dei loro territori". Fratelli d'Italia contro l'accoglienza a tutti i costi FOTOGALLERY

Una mozione per tutti i sindaci del territorio, che permetta di avere maggiori strumenti a disposizione per contrastare l'accoglienza coatta di migranti e per tutelare le comunità locali di fronte ad obblighi nazionali. A presentarla è il gruppo biellese di Fratelli d'Italia che oggi, 23 marzo, ha spiegato alla stampa i punti salienti di un documento che riguarda i primi cittadini e i loro attuali poteri. 

"Prima degli obblighi istituzionali viene l'obbligo di dare sicurezza ai cittadini - afferma il segretario provinciale del partito, Andrea Delmastro - le Prefetture si sono ridotte a periferico comando dei vigili urbani per dirottare e governare il traffico e il collocamento di sedicenti profughi. I sindaci sono in balia delle decisioni delle varie cooperative, sempre e comunque avallate dalla Prefettura. Fratelli d'Italia vuole difendere i cittadini e dare la possibilità a tutti i sindaci di avere delle possibilità reali per salvaguardare il proprio territorio".

Massimo rispetto per il lavoro del Prefetto, ma ora, secondo Delmastro, ci sarà un salto di qualità che potrebbe determinare un "Vietnam legale". Recentemente, secondo il consigliere comunale di Biella, sono avvenuti episodi in cui l'ordine pubblico e la sicurezza non sono stati tutelati come a Villa Ottino, Ronco o Magnano. Con questa mozione, oltre ad esprimere solidarietà all'amministrazione di Magnano che potrebbe trovarsi a dover gestire l'apertura di un centro d'accoglienza nel proprio centro storico con un numero di migranti pari al numero dei residenti, si chiede "di porre il problema della necessità di una rendicontazione delle spese effettuate dalle cooperative e di assumersi, come primi cittadini, il compito della tutela della comunità locale".

Elena Chiorino, sindaco di Ponderano, afferma che tra i cittadini serpeggia preoccupazione. E che la Regione Piemonte prima promette che chi aderisce al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati non sopporterà i centri di accoglienza straordinari salvo poi, come a Magnano che ha aderito agli Sprar, far arrivare senza consultazioni un Cas: "I sindaci non possono piegarsi in questo modo - spiega - per cui abbiamo deciso che inizieremo a studiare tutte quelle ordinanze sindacali che la legge ci consente di fare".

Francesca Delmastro, sindaco di Rosazza, ricorda la riunione in Prefettura della scorsa settimana in cui si è parlato di richiedenti asilo: "Se ciò che sta capitando a Magnano fosse accaduto nel paese che rappresento - dice - avrei emesso tutte le ordinanze possibili per sollevare una serie di problemi tecnici e di responsabilità. D'ora in avanti è necessario dare risposte comuni".

l.l.

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